Anticipo della terza giornata, che ci vede ospiti del Rovagnate Digidea, squadra tosta e dalle forti ambizioni: l'anno scorso ha infatti centrato i playoff arrivando terza nel proprio girone, ed è stata eliminata perdendo solo di un gol contro il Casatesport.
VOTI ROVAGNATE-RONCHESE 25/10/2010 by TIGIA
STEVE: Voto 8.5: E’ lui il man of the match della serata, in quanto grazie ai suoi interventi plastici consente ai ronchesi di blindare il risultato sul 2-1 e di portare a casa una sudatissima vittoria. Il portierone Ronchese, dopo 55 minuti di ordinaria amministrazione, nel quale viene chiamato ad interventi piuttosto semplici, grazie anche all’arcigno settore difensivo, decide di diventare protagonista, questa volta in positivo, a differenza della partita di Beverate, sfoderando dapprima un volo plastico su un tiro dalla lunga distanza di un difensore avversario, che fa alzare in piedi tutto il pubblico presente. Sugli sviluppi del successivo calcio d’angolo, è ancora protagonista, chiudendo con un altrettanto splendido tuffo lo specchio della porta, andando a togliere la palla dall’incrocio dei pali, permettendo così al ragnetto che vi aveva costruito la sua ragnatelina di dormire ancora sonni tranquilli. Non pago, si esibisce ancora su calcio di punizione ravvicinato deviando per l’ennesima volta in angolo. Insomma, 5 minuti di ordinaria follia per lui, e per questo il man of the match è suo.
PUNTUALE
COLE: Voto 6+: La solita roccia difensiva. Come suo solito fa segnare la distanza più bassa di tutta la squadra, infatti se avrà corso per 300 metri è già tanto. Da fermo dirige abilmente i compagni, indicandogli dove coprire, gli uomini smarcati e come muoversi in campo, il tutto rigorosamente fermo sul suo metro quadro di campo. Ogni tanto però si rende protagonista di sfuriate in terra straniera, e avanzando palla al piede, con passettini corti e felpati, dà spallate a tutti gli avversari fino ad arrivare al limite dell’area dove può liberare le sue velenose conclusioni, che si spengono però a fil di palo.
DIRETTORE D’ORCHESTRA
NICO: Voto 5.5: Difensivamente impeccabile come al solito, non raggiunge però la sufficienza nella sua prima da titolare, in quanto, nonostante la sua consumata esperienza nel ruolo, cede come un pivello alle continue provocazioni della punta rovagnatese. L’uomo votato per sua stessa ammissione al “quieto vivere”, si fa coinvolgere troppo nei puerili trucchetti del giovane attaccante, beccandosi così un cartellino giallo per proteste. Perde la pazienza, fatto del tutto insolito, e per questo verrà sostituito nella ripresa dal collega di reparto Cina. Siamo sicuri che ha imparato la lezione, e nel prossimo incontro farà valere la sua esperienza e il suo sangue freddo nel ruolo di consumato attore di timoniere difensivo.
INGENUO
ALE: Voto 7.5: Ormai si è capito il suo grande valore, sbuffa come un vecchio locomotore del far west sulla fascia destra, macinando come al suo solito innumerevoli chilometri. I giornalisti lo dipingono ormai come il nuovo pupillo del mister, e di sicuro hanno ragione, basti vedere la smodata esultanza del tecnico “Boemo” sul suo gol del raddoppio. E’ sempre propositivo in fase d’attacco, accompagnando in ogni occasione la manovra offensiva, ma il punto in più oggi se lo merita per il suo ruolo in copertura. Schierato praticamente a uomo sul numero 10 avversario, segue alla lettera le indicazioni del mister, continuando a invertire la fascia, per marcare costantemente il suo uomo, il quale, stanco dai continui cambi di fronte per non dare punti di riferimento alla retroguardia tronchese, verrà sostituito a 10 minuti dal termine. Insomma Ale oggi sarebbe stato tranquillamente l’uomo partita sky, se non ci fosse stato un grande Steve a salvare il risultato.
LOCOMOTIVA
BRIX: Voto 6: Sblocca subito il risultato dopo appena venti secondi di gioco, forse il gol più veloce di sempre nel CSI. Metronomo di centrocampo pressa molto e sono tanti i palloni che lui recupera. Mai domo, lotta su tutti i palloni con la classica grinta che lo contraddistingue. La grinta però spesso si trasforma in trance agonistica, cosa estremamente positiva se viene incanalata nei modi giusti, ma lui la trance la libera tutta nella lingua, il che lo porta a discutere troppo spesso con l’arbitro, coi compagni e con addirittura a litigare con l’allenatore (che tra l’altro viene pure redarguito dall’arbitro in quanto nell’enfasi della discussione entra pure in campo). Il suo voto per questo perde dei punti, visto che se dovessimo giudicare unicamente la sua prestazione calcistica si meriterebbe anche un 7-, visto anche il sacrificio a spostarsi in avanti nel tentativo di tamponare il ruolo mancante di punta centrale. Visto però che si deve giudicare il complesso della prestazione il voto scende a 6, comunque una sufficienza più che meritata. Ci sarà ancora da lavorare per il capitano in questo senso.
LOQUACE
STELLA: Voto 7: La prima da titolare, tra l’altro scoprendolo solo pochi minuti prima di entrare negli spogliatoi, mentre si stava fumando con tutta tranquillità una sigaretta, a cui ha dovuto rinunciare, è un successo. Schierato sulla fascia sinistra, corre, pressa e si rende protagonista di giocate che i suoi piedi buoni gli permettono di fare. Palla al piede è il migliore in campo per qualità, inventa gioco, dribbling ubriacanti e assist. Mai sopra le righe, col suo carattere mite esegue alla perfezione il compito che gli era stato chiesto, e se vogliamo riesce a fare anche di più, visto che si prodiga anche in fase di chiusura, fronteggiando il veloce numero 9 avversario…(“cavoli, corre proprio come un nero….”queste le sue parole a fine primo tempo a sottolineare la bravura del suo diretto avversario). Insomma, con la prova di ieri metterà sicuramente in difficoltà il mister nelle sue scelte di formazione future.
ESUBERANTE
BILLA: Voto 6: Dopo la bella prova di sabato con gol, ci riprova oggi nel suo ruolo di punta centrale. Tiene alta la squadra giocando spalle alla porta, controllando la palla, e dando così tempo ai compagni di salire per offendere la difesa avversaria. Purtroppo gioca solo 15 minuti perché vittima di un infortunio che lo costringe a chiedere il cambio. La sua mancanza davanti si fa sentire, visto che pian piano senza una punta avanzata di ruolo, la squadra lentamente si schiaccia non riuscendo più a trovare la profondità necessaria. Auguriamo al bomber un pronto rientro sui campi da gioco.
SFORTUNATO
MICHETTA: Voto 7-: Deciso a far dimenticare il “colpo di testa” della partita di sabato, entra a sostituire l’infortunato Billa, e viene schierato dapprima in fascia, mandando Stella davanti, per poi spostarsi al centro, con Brix punta avanzata, per poi finire a ricoprire lui stesso il ruolo di punta. Ha una gran voglia di dimostrare il suo valore, che emerge in due momenti distinti: il primo è sicuramente in fase di possesso palla, dove si destreggia in abili dribbling, “veroniche” eseguite in faccia agli avversari, e cambi di gioco; il secondo è in un momento chiave della partita, cioè proprio quando è schierato da punta centrale, che corrisponde proprio nel momento di maggior pressing da parte degli avversari. Ebbene lui decide su ogni rinvio corto del portiere rovagnatese di andare subito a pressare alto sui difensori, i quali fraseggiando tra di loro, vengono messi ampiamente in difficoltà dall’attaccante ronchese, che in più di un’occasione riesce anche a rubare palla. Insomma, lo scigurato sabato è già alle spalle, e la prestazione di ieri lo ha fatto sicuramente dimenticare a tutti quanti.
REDENTO
MOCASSINO: Voto 5: Entra nel secondo tempo al posto di Stella, non riesce a brillare sulla fascia. Sembra piuttosto smarrito, soprattutto in fase di copertura, cosa piuttosto grave, visto il momento difficile della squadra costretta ad una caparbia difesa sotto le folate offensive rovagnatesi. Si perde soprattutto quando spesso viene chiamato a cambiare fascia con Ale, che era schierato a uomo sul 10 avversario. Si dimentica l’uomo nell’occasione del gol avversario, e anche in fase offensiva non riesce a controllare il viscido pallone su un lungo lancio millimetrico di Brix, che avrebbe messo la squadra in una situazione di maggior tranquillità. Non tutto è da buttare, ma la prestazione risulta essere non del tutto sufficiente.
SMARRITO
CINA: Voto 5,5: La prestazione sul campo è come sempre caparbia e irruenta. Con grande foga si prodiga in scivolate atte a togliere la palla dai piedi avversari. I contrasti sono duri, ma spesso con troppa foga, causando così troppi calci di punizione contro. Soprattutto molto pericoloso quello causato a 30 secondi dalla fine, che concede agli avversari una punizione dal limite dell’area, che fortunatamente viene neutralizzata da Steve. Palla al piede si crea spazio in un occasione scartando un paio di avversari riuscendo ad arrivare al limite dell’area avversaria, dove però, dopo essersi allungato troppo il pallone, travolge letteralmente il difensore avversario, che stizzito si lamenta parecchio. La grinta c’è, ed è sicuramente la cosa più positiva,ma come detto dovrebbe imparare a temporeggiare un po’ di più. Dovrebbe avere anche un po’ di più di spirito di competizione, cosa che al momento della sostituzione è mancata sicuramente, visto che sembrava quasi avesse paura ad entrare in campo. La cosa è ingiustificata, perché quanto fatto vedere nei venti minuti giocati è sicuramente positivo, e tale timore non dovrebbe averlo. Mitica rimane la prima “ranzata” sulle gambe della punta avversaria che aveva infastidito parecchio Nico nel primo tempo, giusto per mettere subito le cose in chiaro su chi comanda in quello spicchio di cambio.
DOUBLE FACE
MISTER SALA: Voto 7.5: E’ sempre più boemo, ora fuma anche le sigarette (al cioccolato), a imitare sempre più il maestro Zeman. Di solito è silenzioso e compassato, non scomponendosi mai, come l’originale tecnico del Foggia, ma ieri, complice la tensione della partita, tira fuori tutto il suo spirito battagliero di Mazzoniana memoria: guida la squadra, corregge le posizioni in campo dei propri giocatori, litiga col capitano, e dà preziose indicazione sulle marcature da tenere. Tutte le emozioni e le tensioni sono ben visibili sul suo volto e nei suoi gesti, soprattutto sull’esultanza smodata sul gol del suo nuovo pupillo Ale, e quando arriva ad imprecare sulla punizione concessa a 30 secondi dalla fine. Finalmente, diranno i più maligni, si è visto tutto il carattere del tecnico ronchese.
TRASCINATORE
IVAN: Voto 7: Segue la squadra nonostante la squalifica e la partita di campionato Napoli-Milan, ciò dimostra attaccamento alla maglia e spirito di partecipazione nel gruppo. Dà consigli e a fine primo tempo scende in panchina ad incitare i giocatori a “non sedersi”, e a non farsi prendere dalla paura del risicato vantaggio di 1-0.
TRASCINATORE
ULRAS (SIBI-VINZO): Voto 10: Sfidano i primi freddi invernali per seguire la squadra, nonostante in televisione ci fosse il Milan. Seguono entrambe le partite, il Milan con la radiolina, ma ben presto si dimenticano per loro stessa ammissione della partita dei rossoneri, seguendo con le palpitazioni a mille la tesissima sfida dei compaesani, i quali li ripagano della fiducia con una bella quanto sofferta vittoria. Ancora una volta grazie per il sostegno.
FEDELISSIMI
CAPO ULTRAS (SGARGHE): Voto 0: Il capo della tifoseria è assente ingiustificato. Di solito gli ultras recitano la frase “Assenti-Presenti”, ma oggi il capo ultras non è affatto presente, in quanto preferisce restare a casa al calduccio a vedersi la partita del Milan. E’ un comportamento assolutamente non degno di un capo ultras, e per questo il voto è zero. Assolutamente da rivedere, dovrà pagare ammenda, e la tessera del tifoso, come suggerito nel commento di Brix, è per lui d’obbligo.
DIFFIDATO