"La partita infinita"
Mentre nell'aria aleggia profumo di panettone misto alle note di Jingle Bells, si gioca a Ronco l'ultima partita dell'anno 2008. I ragazzi di mister Sala, reduci da 5 sconfitte consecutive, non possono permettersi di essere distratti dal clima natalizio, ma devono puntare ad una vittoria scaccia crisi. Mister Sala conferma il 2-3-1 ottimamente esposto ai giocatori sul più classico dei fogli A4.
Giocano: Sala-Fabietto-Farina-Teo-Brix-Nove-Ale Motta. Fin dal (buon) riscaldamento la ronchese appare concentrata e decisa, e questa convinzione si traduce in una partenza a spron battuto che consente ai ragazzi di creare diverse palle gol, la prima delle quali con teo che si fa parare il tiro dopo una bella incursione. Passano pochi minuti e questo forcing si traduce in vantaggio: un'azione sulla sinistra permette a brix e nove di lanciare ale, il quale da posizione defilata fa partire un sinistro che non lascia scampo al portiere avversario. 1-0. I ragazzi del San Giuseppe Sipam non ci stanno, e seppur con una timida reazione riescono non solo a pareggiare (colpo di testa su calcio d'angolo), ma addirittura a passare in vantaggio con un gran gol del numero 6, che dalla tre-quarti spara un tiro all'incrocio.
La Ronchese non demorde, ma sfodera una grinta che poche volte si è vista in questa stagione, e riesce a produrre varie occasioni da goal, di cui molte fallite e alcune parate dall'ottimo portiere ospite. Finisce così il primo tempo, tra ottimismo e sbigottimento. 10 tiri a 2, e perdiamo 2-1. Una voce aleggia nell'aria: "se esiste una Giustizia Divina, oggi vinciamo noi". Partiamo subito forte, un Fabietto storico annulla il numero 6, riusciamo a creare diverse palle gol, alcune ottimamente bloccate dal portiere avversario, che ha l'unica esitazione della partita e Ale Motta insacca il pallone del pareggio. La carenza di gol è alle spalle, la maglia 17 sfatata: Ale è un giocatore ritrovato. Sulle ali dell'entusiasmo e di un pubblico incredulo ma che ci sostiene (Alby e Sgarghe), rieusiamo a produrre altre palle gol e a trovare un meritatissimo vantaggio: brix chiude un triangolo perfetto con Ale Motta, si trova a tu per tu col portiere e calcia sul secondo palo un tiro teso, sul quale il portiere compie una prodezza, ma non riuscendo a trattenere favorisce il gol di rapina del nove. Entrano silverino, Tiozzo e Andrea a dar man-forte. La partita inizia a farsi nervosa, complici anche tensioni tra brix e silverino che non aiutano il morale dei padroni di casa. Su un contropiede avversario la difesa ronchese è colta di sorpresa, e il numero 15 riesce a calciare dal limite un tiro imparabile che prima prende il palo e poi si insacca: 3-3. Tutto vanificato.
Per vincere dobbiamo trovare ancora un gol!Inizia una fase della partita molto tesa, con varie occasioni da una parte e dall'altra. Sala ci tiene in vita con un paio di parate importanti, e il portiere avversario non è da meno, negando a brix la gioia del gol con una parata sotto la traversa. Nel frattempo silverino ritrova lo smalto e la grinta dei tempi migliori (dopo un avvio un po' scazzato), e riesce a realizzare il gol del 4-3, servito da brix in profondità.
La tensione è a mille, mancano 4 minuti. Un loro diagonale esce di centimetri, noi divoriamo un goal con ale e silverino, Sala compie una prodezza sul secondo palo, Andrea calcia a lato dal limite.
E' il preludio di un assedio. L'arbitro (Cole) assegna 3 minuti di recupero. Ennesimo forcing del San Giuseppe che nel primo minuto di recupero trova il 4-4. Roccambolesca azione, dopo un cross l'attaccante olgiatese insacca toccando Sala. Recriminiamo il fallo sul portiere ma il Cole si domostra un arbitro corretto e convalida la rete. Mancano 2 minui, e un gol nel recupero ammazzarebbe anche un cinghiale, ma non Tiozzo, che a trenta secondi dalla fine segue l'azione partendo dalla difesa e rimanendo defilato, quasi in penombra, riesce a farsi trovare sulla traiettoria della palla calciata da Andrea, la quale stava per spegnersi sul fondo, cosi come le nostra speranze, e ad insaccare da posizione defilata il gol del definitivo 5-4. Esultanza mai vista all'oratorio di Ronco.
Quasi un segno del destino questo mitico gol di (San) Giuseppe Tiozzo, contro il San Giuseppe e a pochi giorni dal Natale. La "Giustizia Divina" c'è stata.
Giocano: Sala-Fabietto-Farina-Teo-Brix-Nove-Ale Motta. Fin dal (buon) riscaldamento la ronchese appare concentrata e decisa, e questa convinzione si traduce in una partenza a spron battuto che consente ai ragazzi di creare diverse palle gol, la prima delle quali con teo che si fa parare il tiro dopo una bella incursione. Passano pochi minuti e questo forcing si traduce in vantaggio: un'azione sulla sinistra permette a brix e nove di lanciare ale, il quale da posizione defilata fa partire un sinistro che non lascia scampo al portiere avversario. 1-0. I ragazzi del San Giuseppe Sipam non ci stanno, e seppur con una timida reazione riescono non solo a pareggiare (colpo di testa su calcio d'angolo), ma addirittura a passare in vantaggio con un gran gol del numero 6, che dalla tre-quarti spara un tiro all'incrocio.
La Ronchese non demorde, ma sfodera una grinta che poche volte si è vista in questa stagione, e riesce a produrre varie occasioni da goal, di cui molte fallite e alcune parate dall'ottimo portiere ospite. Finisce così il primo tempo, tra ottimismo e sbigottimento. 10 tiri a 2, e perdiamo 2-1. Una voce aleggia nell'aria: "se esiste una Giustizia Divina, oggi vinciamo noi". Partiamo subito forte, un Fabietto storico annulla il numero 6, riusciamo a creare diverse palle gol, alcune ottimamente bloccate dal portiere avversario, che ha l'unica esitazione della partita e Ale Motta insacca il pallone del pareggio. La carenza di gol è alle spalle, la maglia 17 sfatata: Ale è un giocatore ritrovato. Sulle ali dell'entusiasmo e di un pubblico incredulo ma che ci sostiene (Alby e Sgarghe), rieusiamo a produrre altre palle gol e a trovare un meritatissimo vantaggio: brix chiude un triangolo perfetto con Ale Motta, si trova a tu per tu col portiere e calcia sul secondo palo un tiro teso, sul quale il portiere compie una prodezza, ma non riuscendo a trattenere favorisce il gol di rapina del nove. Entrano silverino, Tiozzo e Andrea a dar man-forte. La partita inizia a farsi nervosa, complici anche tensioni tra brix e silverino che non aiutano il morale dei padroni di casa. Su un contropiede avversario la difesa ronchese è colta di sorpresa, e il numero 15 riesce a calciare dal limite un tiro imparabile che prima prende il palo e poi si insacca: 3-3. Tutto vanificato.
Per vincere dobbiamo trovare ancora un gol!Inizia una fase della partita molto tesa, con varie occasioni da una parte e dall'altra. Sala ci tiene in vita con un paio di parate importanti, e il portiere avversario non è da meno, negando a brix la gioia del gol con una parata sotto la traversa. Nel frattempo silverino ritrova lo smalto e la grinta dei tempi migliori (dopo un avvio un po' scazzato), e riesce a realizzare il gol del 4-3, servito da brix in profondità.
La tensione è a mille, mancano 4 minuti. Un loro diagonale esce di centimetri, noi divoriamo un goal con ale e silverino, Sala compie una prodezza sul secondo palo, Andrea calcia a lato dal limite.
E' il preludio di un assedio. L'arbitro (Cole) assegna 3 minuti di recupero. Ennesimo forcing del San Giuseppe che nel primo minuto di recupero trova il 4-4. Roccambolesca azione, dopo un cross l'attaccante olgiatese insacca toccando Sala. Recriminiamo il fallo sul portiere ma il Cole si domostra un arbitro corretto e convalida la rete. Mancano 2 minui, e un gol nel recupero ammazzarebbe anche un cinghiale, ma non Tiozzo, che a trenta secondi dalla fine segue l'azione partendo dalla difesa e rimanendo defilato, quasi in penombra, riesce a farsi trovare sulla traiettoria della palla calciata da Andrea, la quale stava per spegnersi sul fondo, cosi come le nostra speranze, e ad insaccare da posizione defilata il gol del definitivo 5-4. Esultanza mai vista all'oratorio di Ronco.
Quasi un segno del destino questo mitico gol di (San) Giuseppe Tiozzo, contro il San Giuseppe e a pochi giorni dal Natale. La "Giustizia Divina" c'è stata.
