Nonostante sia dicembre, il clima a Cernusco non è dei peggiori, mitigato dalla pioggia del giorno precedente. Reduci dalla spumeggiante vittoria col Bernate, Sala rivisita la formazione mandando in panchina Brix, Ivan e Della, ribattezzati per l’occasione “i tre tenori”, dato che con i loro goal avevano deciso la sfida precedente. Un po’ di piccola e continuativa, ma scherzosa polemica, aizzata da Balotellivan, nei confronti di mister Sala, che se la ride sotto i baffi. Sala schiera: Steve-Fabio (cap), Nico, Michetta, Luci e Sacco, e Teo. La partenza non è tra le più rapide che si ricordi, ma arriviamo alla conclusione due volte noi con Teo a luci, e una loro. Due parate dei rispettivi portieri e un palo nostro. Al 15’ del primo tempo luci dalla destra alza la testa e pennella un arcobaleno sulla testa di Sacco che insacca, scusate il gioco si parole. 0-1. La partita entra in una fase statica, costruiamo poche palle che il portiere avversario neutralizza, e per il momento gli vale la palma del migliore in campo. Da un rinvio si Steve costruiamo un’ottima azione Teo-Luci-Sacco, ma il suo tiro finisce a lato. Al 25’ michetta calcia altissimo e prende in pieno un cartellone pubblicitario. In panchina scoppia un boato…in campo tutti si chiedono spiegazioni: Balotellivan aveva promesso di offrire una birra a chi avesse colpito quel cartellone, posto a circa 7 metri d’altezza…Risate generali. Finisce il primo tempo 1-1, rientriamo in campo e il portiere avversario ferma ancora un paio di nostre azioni, finche il 13 avversario riesce a “fregare” il Nico e realizzare la rete dell’ 1-1. Sala corre ai ripari e inserisce Ivan per Sacco, Della per michetta, Ale e Cina per Fabio e Nico. Anche Della si fa ipnotizzare dal portiere avversario e a tu per tu gli calcia in bocca.  Il Cernusco ci crede, calcia dalla distanza e Steve ci salva. Calcia di nuovo, traversa e…la palla rimane sulla riga…steve la agguanta e passa subito a Teo che dà inizio all’azione smistando per Ivan sulla sinistra. Il suo cross è una mozzarella (nonostante lo spacci per un assist), la palla sta per uscire e tutti i giocatori osservano la palla che rotola come una vallelata a fondo campo, ma ecco che si vede un fulmine a Cernusco…è Lucio che si avventa in scivolata e stoppa la palla sulla linea, rimanendo in terra col pallone. Ma lestissimo, sempre da terra, trova il guizzo per il cross che smarca Teo a porta vuota (finalmente non c’era di mezzo il portiere avversario), e Billa insacca l’1-2. Dal possibile svantaggio al vantaggio. Ciò ci galvanizza e chiudiamo subito i conti, con Billa che riesce a saltare di netto “ciccio” il difensore, e stavolta batte il portiere ipnotizzatore. Con il risultato al sicuro Sala toglie Lucio (migliore in campo a mio avviso) e mette Brix. Poco dopo esce Teo ed entra Cole. Balotellivan fa un po’ di accademia dando sfogo a tutti i dribbling che conosce, qualche volta addirittura con la porta spalancata. Lo stesso Ivan chiude un ottimo triangolo con Brix, che esprime tutta la tecnica del proprio piede sinistro, calciando addirittura in fallo laterale con Ale libero in mezzo. Passano pochi istanti e Brix si fa perdonare. Anziché calciare con la porta spalancata, smarca con un assist il Della, che di punta sorprende il portiere locale. 4-1 e risultato in ghiacciaia, giusto il tempo per subire il 4-2 ed andare a fare la doccia. Vittoria con brivido, forse i molti gol falliti han tolto coraggio a noi e l’han dato al Cernusco.

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Sfida scudetto quest’oggi a Ronco Briantino. Entrambe le squadre sono appaiate in cima alla classifica a 15 punti, ed un caldo sole le attende su un campo in perfette condizioni. La partita è di quelle fondamentali, dato che il Bernate è retrocesso dall’Eccellenza ed è la grande favorita per la vittoria finale. Sala quest’oggi conferma il 2-3-1, ma dà ampie libertà a Lucio per una sorta di 2-2-2. Giocano: Steve (rientrante dopo al 12 ore di poker di sabato scorso, ma si è scusato per l’assenza ingiustificata), Della e Nico in difesa, Ale a destra, Brix in mezzo, e Lucio a sinistra, Teo davanti. Fin da subito si vede che siamo in partita, concentrati e grintosi, e siamo spesso nella loro metà campo, complice il fatto che Luci gioca altissimo, quasi da seconda punta. Giochiamo spesso palla lunga per Teo e luci che fraseggiano tra di loro. Dopo circa 15 minuti della batte la puntata e gli avversari si aspettano il lancio lungo. Brix vede uno spazio enorme laterale e vi si infila. Della gliela gioca e Brix chiede e ottiene da Teo un triangolo sulla tre quarti, e non ci pensa due volte a calciare di collo. Ne esce un tiro rasoterra molto angolato che si insacca a fil di palo. 1-0. Nei minuti successivi produciamo dapprima un tiro a lato di Ale, che si inserisce al momento giusto, poi lo stesso Ale imbeccato alla perfezione da Teo entra in area e con un tocco felpato di punta colpisce il palo. Passano alcuni istanti e Lucio lavora un ottimo pallone in area per Teo smarcandolo davanti al portiere, che con uno scatto felino si getta sui suoi piedi facendo un miracolo (nel finale di partita, lo stesso portiere mi confiderà di essere in realtà un dirigente!!!). Il Bernate prova timide reazioni, spesso col numero 8, molto ben marcato dal Nico, e col numero 20, il più tecnico dei loro, ma tatticamente sembrano soffrire un sacco il continuo svariare di Luci. Steve para accartocciandosi solo due conclusioni dalla lunga distanza, e un tiro del 16 va alto. Dopo una gabatona di Lucio, e relativo giallo, si va al riposo sul risultato di 1-0. Nella ripresa il Bernate alza il ritmo e trova quasi subito il pareggio: il 16 inventa una palla filtrante che smarca il 20, lesto ad infilarsi da solo dietro tutta la difesa, il quale insacca con un bel pallonetto. 1-1. Passano pochi istanti e mister Sala dichiara in panchina “vogliamo vincere?”. La riposta è stata “SI”, e allora fa scaldare Ivan, e lo inserisce al posto di Brix, spostando luci in mezzo e Ivan davanti. Qualche minuto dopo Teo viene atterrato al limite dopo uno slalom, e sia lui che Della sono sulla palla. La barriera a 6 elementi non lascia uno spiraglio, ma il Della sa che in questi casi la palla rasoterra è devastante, e cosi è! 2-1. La partita sale di ritmo. Ivan subisce fallo a metà campo e si ferma nonostante l’arbitro non avesse fischiato. Appena si accorge che il gioco prosegue, atterra con uno sgambetto il proprio avversario sulla tre-quarti. Se ne incarica il numero 8, il quale tira una bomba che viene deviata da Teo, e non lascia scampo a Steve. 2-2. Nonostante la doppia rimonta, reagiamo come non mai e la palla giunge a Ivan sulla tre-quarti sinistra, e con il suo classico stop a rientrare di esterno destro, si prepara la palla per il pruzzo-tiro. Ne esce una conclusione violentissima sotto la traversa per il 3-2. Mega esultanza di tutta la panchina che scatta in campo in un mega abbraccio, mentre Lucio ruzza Ivan e lo fa cadere!!! Il Bernate non ci sta e si gioca il tutto per tutto e pressa a più non posso. Sala legge alla grande la situazione ed inserisce Cina al posto del Della, per marcare il subentrato 9 e lasciare il Nico sull’8, dato che finora lo ha annullato. Nascono due o tre occasioni da calcio d’angolo o punizioni dalla distanza, ma reggiamo. A 4 minuti dalla fine Teo lascia lo spazio a Sacco, e la sua velocità in contropiede è subito premiata, ma il tiro finisce a lato. Al 63’ Ale esce in un pressing devastante e dopo 30 metri di scatto guadagna imperiosamente un fallo laterale che ci consente di respirare e portare in porto una grande vittoria!

Complimenti a tutti, grande match per quantità e qualità. Vorrei fare un complimento a tutti coloro che non sono entrati in campo, perchè ci hanno sempre dato morale, in special modo Michetta che come un vero ultrà ci ha dato spinta incitando, e si sentiva alla grande!!!

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Eccoci ospiti del San Giuseppe, nel loro nuovo impianto 5 stelle: campo sintetico, luci e panchine rifatte, un gioiellino. Ma la strada si fa subito in salita…Steve non è rintracciabile…siamo senza portiere. Mister Sala è subito chiamato in causa, ma si tira fuori dicendo che aveva bevuto del vino e non aveva il materiale, allora spazio a Cina. Giocano quindi Cina, difesa con Della e Nico, a metà Brix, Michetta e Ale, davanti Teo. La partenza è dell’Olgiate, che imprime un buon ritmo specie col numero 3, un vero peperino. Passano pochi istanti e l’ala sinistra si accentra e scarica il destro, solo la traversa salva l’incolpevole Cina. Da quel momento, difensivamente ci assestiamo e subiamo pochissimo, il problema che non incidiamo dalla metà in su. Della ha sul piede, dal limite, un paio di buone palle, ma in un casi se la allunga e nel secondo spara alto. Verso il trentesimo costruiamo una buona azione, l0unica del primo tempo, con Teo che si invola a destra e gira al limite dell’area per l’accorrente brix, che accentrandosi salta il difensore e scarica il destro rasoterra. Il portiere compie una buona parata e devia in calcio d’angolo. Passano pochi istanti e Teo viene anticipato sulla tre quarti e veniamo colti scoperti sulla fascia destra. L’ala si invola, si accentra e scarica sul secondo palo un tiro angolato, sul quale Cina nulla può. 1-0. Si va al riposo, in uno dei peggiori nostri primi tempi. La ripresa iniziamo più pimpanti e dopo qualche istante da azione di calcio d’angolo troviamo il pari. Michetta pennella per Teo che svetta e insacca. 1-1. Sull’onda dell’entusiasmo costruiamo una buona azione corale palla a terra, quello che era mancato il primo tempo. Brix, chiuso sulla sinistra fa ripartire il gioco dal Nico, che cambia subito fascia per michetta, che riesce a servire l’accorrente della sulla tre quarti. Il tiro è diretto in porta, ma Teo mette lo zampino e la deviazione è fatale per il portiere: 2-1. Sala toglie michetta ed inserisce Lucio, molto attivo in panca con il socio Ivan, a fare gag comiche sul famoso colpo di testa del Nico. L’Olgiate non ci sta e alza il ritmo. Sala toglie Brix ed inserisce Ivan. Noi tutto sommato riusciamo a produrre di più, forse galvanizzati dal risultato. Teo ha la palla buona per chiudere il conto, ma il suo tiro finisce a lato. Passano pochi istanti e un tiro dalla distanza ci beffa. Il tiro non è irresistibile, ma complice il pallone viscido, Cina non trattiene e la palla entra. 2-2. Nonostante ciò alziamo il baricentro e creiamo altre palle gol, ma calciamo alto dal limite. A tre minuti dalla fine la palla giunge a Teo, che in mezzo a due dribbla e vince un rimpallo a da posizione defilata non sbaglia. 3-2. Dobbiamo resistere, mancano solo 3 minuti e la partita si innervosisce dopo che Ivan involato verso l’area viene atterrato cin un fallo netto sulla caviglia, ma l’arbitro lascia correre.  Il loro contropiede è letale. Lo stesso Ivan viene saltato in fascia e l’11 da posizione defilata scarica il destro che beffa Cina sul primo palo: 3-3. Assalto finale, pretendiamo i tre punti, ma in un clamoroso contropiede 3 contro 1 la palla finisce ad Ale in fascia che preferisce la bomba piuttosto che l’assist. Palla alta e l’arbitro manda tutti sotto la doccia.

Terzo tempo all’Affinity che ci lascia dell’amaro in bocca, specie per il primo tempo giocato a ritmo troppo basso.

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Copia di DSC_0651

Si comincia con la foto ufficiale 2011-2012. Sala schiera il classico 2-3-1, mettendo in campo, contemporaneamente, i tre ‘81 che han fatto “serata”: Brix, Ivan e Teo. Inoltre Luci arriva all’ultimo minuto da un pranzo. Completano i 7 Cina in difesa e michetta a metà in mezzo e Steve in porta, reduce da un -170€ a poker. I bagordi della sera precedente ci costano un po’ di lucidità nei primi minuti, e non riusciamo ad imprimere un buon ritmo al match. Nonostante ciò chiudiamo bene in un paio di occasioni con Brix, oggi libero, che spara in fallo laterale. Il primo tiro è di Brix da fuori. Palla poco insidiosa e centrale, ma il rimbalzo traditore costringe il portiere a deviare in angolo. Il portiere ospite fa un paio di buoni interventi prima di capitolare: Ivan serve Teo che si è allargato in fascia. L’attaccante chiude il triangolo tutto classe 1981 con Brix che dalla difesa aveva seguito l’azione e insacca da due passi di sinistro.1-0. Passano pochi istanti e su angolo il portiere ospite compie l’unica disattenzione di una gran partita rinviando di pugni al limite. Billa raccoglie e di destro penetra la selva di gambe.2-0. Da ricordare un tentativo di rovesciata di Luciano, finito a lato per palla viscida, su cross di Ivan. Finisce cosi il primo tempo. Nella ripresa troviamo subito il 3-0. Brix da dietro serve sui piedi Teo, che con un tocco rapido se la allarga, si gira e scarica il destro. Entrano Della e Nico e Brix passa a metà. Poco dopo realizziamo la miglior azione della giornata: Della serve Teo che fa velo per Luci che aveva tagliato, e il centrocampista di Tacco smarca di tacco l’accorrente Brix al limite, che spreca tutto son una bananata a lato. Poco dopo pressing di Brix al centrale di centrocampo, furto del pallone e contropiede 2 contro 1. Al momento giusto Brix serve Billa che da lì non sbaglia. 4-0 e personale tripletta, stavolta di sinistro. Entrano Nove, Sacco e Fabio. Nove impegna severamente con un tiro a girare il portiere avversario, che negli ultimi minuti para di tutto (complimenti). Troviamo comunque il 5-0 con Della che deposita a porta vuota un prezioso assist di Teo, ed infine Teo dapprima spreca un eurogol, dopo aver scartato 4 avversari con un tiro mozzarella, ma poi sigla la personale quaterna con un rasoterra angolato (palo-gol).
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Siamo di scena a Paderno. Un campo già ostico di per sé per le dimensioni e la pericolosità della mura a 30 cm dalla linea laterale, e reso ancora più duro dalle piogge torrenziali della giornata. Per fortuna che il campo è di sabbia grigia, il che crea qualche pozza evidente (ed enorme), ma ci risparmia il fango. Steve è assente e quindi mister Sala è chiamato a difendere i pali, e il Fari a comandare la baracca. Giocano SALA, ALE e NICO, LUCI-DELLA-SACCO e TEO. Fin dalle prime battute si capisce in che direzione andrà la partita: ritmo elevato e quasi impossibilità di giocare la palla, vuoi per le dimensioni del campo, vuoi per le pozze. I padroni pressano, ma Nico Capitano inizia a giganteggiare su Cavani, mettendogli la museruola. Un nostro tiro dalla tre quarti, molto angolato, è ben deviato dal portiere locale.Al decimo del primo tempo Sacco serve una palla a Lucio che aveva tagliato perfettamente in area. Pallonetto di esterno destro al volo e rete dello 0-1 (un gol alla Del Piero contro la Fiorentina). Pochi istanti dopo Colpiamo una traversa con una botta di Sacco dal limite, e sul ribaltamento anche loro colgono un legno. Il ritmo sale sempre più, e troviamo il 2-0: rimessa di Della per Teo che svetta di testa e insacca. I locali reagiscono e colpiscono: punizione violentissima all’incrocio:1-2. Poco dopo mister Sala devia bene in angolo una palla ostica, e i locali dalla bandierina prendono il palo. Non ci stiamo e pressiamo a nostra volta. Sacco batte un angolo sul secondo palo, Lucio si coordina e colpisce al volo in girata facendo rimbalzare il pallone, che si insacca.1-3. Poco dopo ancora Teo, ancora di testa, fissa il risultato sull’1-4 e finisce il primo tempo. La ripresa inizia sotto una pioggia più insistente. Controlliamo la situazione e cerchiamo di segnare altri gol, ma il campo peggiora lentamente e il Paderno cresce di tono. Entra Brix per Sacco, e poco dopo Ivan per Lucio, proprio quando inizia il diluvio. L’acqua fa bene al Paderno che accorcia le distanze. Entra Cina per Nico. Teo però, nuovamente di testa, sigla la personale tripletta e ristabilisce le distanze. Pochi istanti dopo mister Sala compie una grande parata deviando in angolo, ma pochi minuti dopo compie un vero e proprio prodigio alzando in angolo una palla sbucato all’ultimo istante. Il forcing del Paderno è insistente, e i locali dapprima trovano il 3-5, e addirittura il 4-5 alcuni istanti dopo. Siamo un po’ in balia degli eventi, e giocarla in attacco è realmente impossibile per la presenza di un lago unico su tutto il campo. Ivan colpisce la traversa con sinistro al volo. Della è ben pescato al limite, dribbla un apio di giocatori…ma è fermato dalla pozza presente al limite dell’area. Ma da azione di fallo laterale Billa si libera del marcatore elevandosi in una rovesciata, ma è bloccato dal difensore stesso che con la mano gli toglie la palla. Rigore netto e rosso per il difensore. Lo stesso Billa si incarica del rigore e insacca il 4-6 definitivo, e porta a casa il pallone e la palma di migliore in campo per la personale quaterna. Nel finale Sala si esalta per l’affermazione di Cavani che dice “avete forte solo il portiere e l’attaccante!” ahaha, mentre nello spogliatoio cina trova la sua prima bestemmia, e i muri dell’oratorio padernese tremarono.

Vorrei sottolineare, oltre alla quaterna di Teo, una prestazione da 8+ per il Nico, una roccia, e di Lucio, veramente sugli scudi nella prima mezz’ora. Incontenibile. Bene cosi ragazzi!

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Per il campo in rifacimento e le piogge di metà settimana, giochiamo nuovamente in trasferta (ringraziamo i ragazzi di Novate per la disponibilità). Negli spogliatoi una grande sorpresa...riappare, all'alba di Novembre, Steve!!!Stupore, saluti di rito e battute sul fatto che noi ci alleniamo da almeno 2 mesi ormai...ahah grande Steve!
Quindi Sala torna ad allenare, e schiera il rodato 2-3-1, ma con una novità difensiva: Ale viene scelto come marcatore per marcare la loro punta senegalese Sha, molto veloce e fisica. Accanto a lui Della, a metà rientra Brix con Alby e Lucio, davanti Billa. La partita inizia con un ritmo non elevatissimo e coi baricentri nettamente a favore del Novate. Stiamo troppo bassi, ok difendiamo bene, ma riusciamo poco ad attivare Teo là davanti. Verso il decimo minuto Alby batte un fallo laterale, Brix la fa rimbalzare sulla tre quarti e scocca un tiro al volo indirizzato in porta, ma una deviazione fa andare la palla proprio nell'angolino, dove il portiere nulla può. 0-1. Il Novate alza il ritmo e noi siamo costretti al fallo sistematico. Brix prende un giallo assurdo e da pivello, in pressing nella loro area. Alby stende due volte il 7, e addirittura Brix rischia un paio di volte il giallo sul 17. Lucio stende il 2 5 metri fuori dall'area, se ne incarica Sha. Destro violento deviato prima da Alby e poi da Brix, entrambi nel tentativo di respingere, e palla che si insacca nell'angolino. 1-1. Il ritmo non è elevatissimo, il gioco spesso palla lunga, ed entrambi i portieri non sono operosi. Allo scadere punizione dalla destra, batte Della teso circa sul dischetto. Alby anticipa tutti, anche il portiere in uscita e insacca di petto-spalla. 1-2 e finisce il primo tempo. La ripresa vede il Novate alzare il ritmo alla ricerca del pari, finchè il 17 viene espulso per gomitata su Teo, e anche il già sostituito Sha, dalla panca insulta l'arbitro e si prende il rosso. Il mister del Novate corre ai ripari ed inserisce Sirugo e il numero 9, entrambi molto tecnici e dinamici, e a tratti, causa la nostra staticità e il baricentro ancora bassissimo, non si nota l'inferiorità numerica. Brix riesce a servire una buona palla a Billa, pescandolo a tu per tu col portiere, ma oggi il bomber è appannato (cuba o sambuca? :-) ) e calcia a lato. Entrano Nico e Ivan per Della e Alby. Il mister vuole sfruttare la velocità di Ivan per le ripartenze. Ma è il Novate, con Sirugo, che sfiora il pareggio con tiro da fuori, alto di poco. Ci rimbocchiamo le maniche ed iniziamo a sfruttare le praterie che ci concedono. Lucio porta palla a sinistra, salta l'uomo rientrando e serve l'accorrente Brix, che avanza palla al piede e all'ultimo serve Ivan solo al limite. Il numero 69 lascia partire un destro di prima intenzione alquanto angolato, e il portiere del Novate si deve arrendere. 1-3. Poco dopo Brix, imbeccato da Billa nello spazio, cerca il tiro (rete esterna) invece di crossare al centro per Ivan, idem Ale qualche istante dopo con Billa in mezzo. Fabio sostituisce Brix per gli ultimi scampoli e per difendere dall'assalto dei Novatesi. La partita finisce 3-1, ma a mio avviso la prestazione, a livello di gioco è stata insufficiente. Il baricentro troppo basso ci costringe a difficili fraseggi, oppure a giocare palla lunga. Dobbiamo trovare, a mio avviso, più coraggio per stare più alti come posizione, e per prendere la palla tra i piedi e costruire gioco. Difesa, invece , impeccabile. Abbiamo concesso pochissimo, anche perchè nella ripresa loro erano in 6.

Siamo stasera ospiti dello Sporting Verderio, squadra giovane e neoiscritta all’open, a causa dello spostamento della gara per nostro campo impraticabile. Sala è costretto ad indossare nuovamente i guanti nonostante il mal di schiena (eh si, l’età avanza…) a causa del ritiro del portiere Alessandro, che firma con noi e 1 giorno dopo si accasa all’Audace Osnago. Tutto in mano al Fari, che deve fare a meno di capitan Brix, che decide di non rischiare a causa del viaggio programmato per i giorni successivi, conscio che i suoi compagni sarebbero stati all’altezza, anzi meglio! Fari schiera: SALA-DELLA-NICO(CAP)-LUCI-MICHETTA in cabina di regia, ALE – TEO. Prima del fischio notare Fabio scioglie subito la tensione in panca esclamando:”ma perche noi abbiamo 3 tifosi, brutti e uomini, e loro 6 ragazze e pure gnocche?”

Il Verderio inizia con buon piglio, e noi siamo contratti. Li lasciamo sfuriare ma indubbiamente subiamo il loro impeto. Da azione di calcio d’angolo il loro 15 sbaglia un tap-in da pochi passi, e Sala controlla successivamente due conclusioni finire sopra la traversa, una di poco. Lo stesso Sala vola sulla destra e mette in angolo un pallone insidioso che rimbalza a 2 metri dalla porta. Pian piano guadagniamo campo e fiducia. Alby si scioglie e inizia un pressing asfissiante (unito a Luci), che ci fa guadagnare un angolo, dal quale nasce un tiro di Billa che esce di qualche decimetro. Luci pressa alto e approfitta di uno svarione, tiro a scavalcare il portiere ma i ragazzi di Verderio si salvano in angolo. L’angolo vede una conclusione da fuori del Nico che finisce alta. Siamo sempre nella loro metà, battiamo un fallo laterale con una palla durissima e dalla panca si sente “dai che con la palla di legno segniamo”…e cosi è: passaggio di Ale per Teo che in area protegge, finta e tira di destro dal dischetto. 0-1. La nostra pressione sale alla grande. Fallo laterale dalla destra di Luci, Teo svetta in area e insacca il 2-0. Sulle ali dell’entusiasmo Michetta sale in cattedra e dà lezioni di tecnica: 1-2 nello stretto con Luci, e assist smarcante di tacco. Luci ringrazia e con un tocco di punta insacca lo 0-3. Il Verderio è alle corde, ancora il trio delle meraviglie che si esalta. Azione di prima in fascia di Teo che serve Luci, cross di prima per michetta che in acrobazia (mezza rovesciata) insacca il 4-0.

Il Verderio prova una timida reazione, ma Ale in fascia ha cancellato dal match uno dei loro uomini più pericolosi, anticipandolo costantemente, e i due “vecchietti” Della e Nico fanno valere tutte la loro esperienza garantendo solidità al reparto arretrato. Nonostante ciò il Verderio trova il gol dell’1-4 con una botta violenta da lontano del 27, che finisce all’incrocio. Il Verderio trova fiducia e sbaglia un gol già fatto in mischia. In contropiede costruiamo un’altra nitida palla gol Teo-Luci-Teo, controllo in area, tiro a botta sicura e palla che esce di qualche centimetro. Fine primo tempo.

Il secondo tempo si apre col Verderio che preme per rimontare, ma ci prova sempre dalla distanza perche concediamo poco. Teo dà una palla magica ad Alby, ma il loro 9 chiude altrettanto bene in angolo. Il Verderio ,come detto, ci prova dalla distanza: un tiro va fuori e un altro è parato a terra da Sala. Una punizione di Teo esce di poco, e un contropiede di Sacco (subentrato al posto di un fantastico Michetta) è fermato in angolo dal portiere locale. DA una punizione laterale nasce il 2-4 del Verderio, sempre da tiro da fuori che passa in una selva di gambe. Reagiamo: cross di Sacco e Billa non ci arriva di poco. Nel frattempo l’arbitro ferma un nostro incredibile contropiede per sgridare il sibi che si era alzato dalla panchina!!! A metà ripresa Ale recupera un gran pallone in fascia e serve subito Teo in mezzo al cerchio di centrocampo, Billa lasciato solo ha il tempo di girarsi e vedere il portiere fuori dai pali. Ricordandosi delle magie di Recoba, prova il sinistro da metà campo e gli esce una magia alla “Chino”. Gol da cineteca da meta-campo. 2-5 e partita in ghiacciaia. Entra nove per Azzi (grande prestazione di ritmo e grinta la sua) e non gli riesce uno stop in area, (sarebbe stato gol sicuro). Sala sembra osservare sornione la partita, ma dimostra di avere ancora il guizzo felino andando a togliere dall’incrocio un missile. Poco dopo lo stesso Sala non può nulla sul solito tiro dal limite che rimbalza malignamente e chiude l’incontro sul 3-5.

Ottima prestazione, ragazzi! Visti da fuori siamo sembrati proprio squadra, unita nell’attaccare quanto nel difendere. Non come a Perego dove siamo sembrati un po’ appannati. C’è ancora da lavorare per trovare, a mio avviso, più fluidità di gioco, ma il fieno messo in cascina in questa fase della stagione è fondamentale.

Eccoci ai voti:

SALA: 7-. Ordinaria amministrazione (e qualche incertezza nelle uscite alte), ma alla fine vola all’incrocio per salvare la propria porta. Nonostante (gli oltre) 40 anni riesce a giocare 2 partite in 3 giorni e a sconfiggere il mal di schiena.

DELLA&NICO: 7. Difesa granitica, e anche il voto mi sembra giusto darlo in coppia. Ineccepibili dietro, a mio avviso devono migliorare qualcosina in fase di costruzione, ma sapete che sono perfezionista…molto bene anche cosi!

ALE: 7 Fa un lavoro oscuro che in pochi riescono ad apprezzare, non concedendo nemmeno una palla ad uno degli avversari più tosti. Rude quando serve (si prende il giallo) ma altrettanto efficace a servire l’assist a Teo.

LUCIO: 7,5 Inizia a venir fuori il vero Lucio, tutto grinta, possesso, mestiere e grinta. Per gli avversari sono dolori. Trova il secondo gol in due partite…molto bene!

ALBY: 8 Man of the match a mio avviso. Entra da titolare dopo i 60 min di panca a Perego. Situazione che avrebbe demoralizzato chiunque ma non lui. Ero certo di questa prestazione: grande alby, questo è spirito di gruppo! Ricordiamo anche una sua veronica a metacampo alla Zidane, come ciliegina sulla torta.

BILLA: 8 prestazione da Leader. Non lo dico per la fantastica tripletta, comprensiva di gol da metacampo, ma perché rientra a dare una mano quando si accorge che siamo sbilanciati, dimostrando per primo un elevato spirito di sacrificio.

SACCO 6,5 Voglioso di esibirsi, sbaglia qualche appoggio (comprensibilmente) ma è velocissimo in contropiede e ci aiuta molto nel finale tenendo in apprensione la difesa avversaria.

NOVE 6,5 Si cambia fulmineamente quando chiamato in causa, ed è la cosa più spettacolare della sua prestazione! A parte questo, da notare la sua voglia e la rincorsa su tutti i palloni. Ottimo esordio annuale!

Mister-a-tempo-determinato FARINA 7+ Ha l'onere e l'onore di sostituire mister Sala nel duro compito di governare la "polveriera" (cosi è stato definito il nostro spogliatoio), ma se la cava con due vittorie su due partite. Riesce a battere il record di richiami (da entrambi gli arbitri): almeno 3 volte viene ripreso perché non potrebbe stare nella zona della panchina! Ma nonostante ciò non molla.


Eccoci finalmente alla prima di campionato. Siamo ospiti del Drink Team di Perego, un nome, una garanzia!

La temperatura è rigida per essere ottobre:8 gradi. Il campo è in pessime condizioni, molte buche, zolle e durissimo in mezzo. Oggi in panca siede Farina, che sostituisce temporaneamente mister Sala, chiamato a difendere i pali biancoviola per l'assenza di Steve.

Fari schiera il classico 2-3-1: giocano Sala, Fabio e Nico in difesa, Brix-Ale e il neo-acquisto Luci in mezzo, Billa in attacco. Già dal riscaldamento la concentrazione non è al top, e il Fari ci richiama all'ordine. Pronti-via e il drink team non si fa mettere i piedi in testa dagli ospiti, nonostante il possesso palla sia prettamente biancoviola, anche se molto confusionario. Il nostro gioco non attecchisce, e proviamo spesso tiri dalla media distanza, in un paio di occasioni con l'uomo libero in mezzo all'area. Loro si difendono arcignamente e col capitano #9 ripartono spesso all'attacco con 2 punte. Il primo vero brivido della serata è del drink team, che ci trova impreparati dietro e il pallonetto che supera Sala viene salvato sulla linea da Nico, in un recupero in extremis.

Reagiamo, seppur non in modo organizzato, e riusciamo a sfiorare il go lin due occasioni, dapprima con Billa che svetta di testa e prende la traversa, e poi con Fabio che non imprime forza al tiro in mischia e il portiere para. Il drink team non ci sta e in contropiede ci coglie nuovamente impreparati: solo la traversa salva la nostra squadra. Nel finale si intravede la prima nostra azione palla a terra. Brix serve Teo, che crossa, ma il difensore anticipa bene Ale sul dischetto. Si va al riposo sullo 0-0, con una prestazione decisamente sottotono dei bianco-viola. La ripresa inizia con gli stessi 7, ma con un piglio differente guadagniamo qualche metro sul campo. Il drink team arretra di qualche metro il suo raggio. All’inizio della ripresa Billa sbaglia un gol da dentro l’area, confermando di essere abbastanza appannato (finora). Della sostituisce Fabio, e dal suo piede parte la palla del vantaggio: punizione nella nostra metà, Billa si stacca e riceve, stoppa di petto e riesce a girarsi (prima volta che viene lasciato libero) e a calciare un grande sinistro al volo sotto il 7. 1-0. Pochi istanti dopo abbiamo la palla per raddoppiare. Della esce palla al piede e costruisce sulla destra. Ale crossa e Della, che aveva seguito l'azione, riesce a toccare la palla scontrandosi col palo, e la palla carambola clamorosamente a lato. Alcuni minuti dopo costruiamo un'azione tutta di prima che ci regala uno splendido 2-0. Dalla meta allarghiamo il gioco sulla destra, e Teo pesca Brix libero al limite, che tocca per Azzi accorrente: la botta al volo di sinistro, da limite, si insacca sotto la traversa. 2-0. Eurogol. Dopo qualche minuto a ritmo inferiore, Brix commette un'ingenuità cercando di andare in verticale anche se chiuso. Palla persa e contropiede. Il 10, neo entrato riceve il lancio lungo e anticipa sia Sala che Nico e riapre il match: 2-1. Nonostante il clima si faccia teso, non demordiamo e continuiamo a fraseggiare palla a terra. Brix vede Billa solo al limite dell'area e lo serve precisamente: Billa guarda il portiere e lo fulmina con un tiro rasoterra. 3-1 e personale doppietta. Altro diagonale di Billa ma il portiere è miracoloso. Nel finale ottima sgroppata in fascia di Ale, ma il suo diagonale esce di pochi centimetri.

Esordio sottotono, forse paghiamo il fatto di non aver fatto molte partite assieme, e di esserci allenati senza il campo a 7, che ci avrebbe permesso di trovare una maggiore precisione nei passaggi e nelle conclusioni. Un elogio particolare ai compagni che non sono entrati nella ripresa, è dura stare fuori, ma sono sicuro che dimostrerete tutto il vostro valore e la vostra rabbia agonistica già da giovedì, dimostrando a tutti che non meritavate di stare fuori.


Affrontiamo per il secondo giorno consecutivo una formazione di Beverate. Questa volta è la più rinomata squadra A, che milita nel campionato eccellenza. Se il giorno precedente eravamo in 9, oggi recuperiamo Della in difesa, ma perdiamo Sala e Luciano per problemi lavorativi. Siamo in 7 senza portiere, e Fabietto non sa se riesce a venire. Un po’ delusi dalle molte defezioni partiamo alla volta di Beverate, credendo di prendere molti molti gol, ma il pallone è rotondo…

Nel prepartita Cina popone di farci “prestare” il loro portiere, ma viene subito stoppato dal grido “siamo una squadra, siamo solo in 7, uniti combatteremo”. E si mette a difesa della nostra porta, stoicamente senza guanti. Partiamo con: Cina in porta, Della e Ale in difesa, Brix, Michetta e Sacco a metà, Billa davanti. Il Beverate parte con ritmi blandi e pian piano, nonostante l’acido lattico accumulato nelle gambe il giorno precedente, riusciamo a tener palla bassa e fare ottimi fraseggi. Da un’azione perfetta sviluppata in mezzo e culminata col driblbing+cross di michetta in fascia, Brix anticipa tutti in area e insacca. 0-1. Loro alzano il ritmo per recuperare, ma Ale in difesa è iper roccioso sul suo uomo (non gliel’ha fatta mai vedere), e Della chiude i buchi. Siamo cosi bravi a difendere ed evitare problemi, e ripartiamo in contropiede. In uno di questi, ottima azione tutta di prima: Brix dalla fascia serve Teo, tocco in dietro per michetta che ha visione di gioco e di prima serve Brix che si invola in fascia e prova il pallonetto, bloccato dal portiere in uscita bassa. (avrebbe potuto crossarla a Fabietto, che nel frattempo ci ha raggiunto al campo e che è subito entrato al posto si Sacco). A tratti siamo imprendibili, specie se giochiamo palla a terra “appoggiandola” indietro. Pero loro con due tiri dalla distanza ci superano, dato che Cina non può fare i miracoli: 2-1. Poco dopo semrpe da un’azione sulla destra, troviamo il pareggio: Brix serve Billa e si ripropone allargandosi in fascia e costringendo il difensore a fare quel passettino che Billa sfrutta magistralmente con una finta: finta infatti il passaggio a Brix ma si accentra e insacca con un gran sinistro rasoterra. Si va al riposo sul 2-2, dopo che Brix, sempre imbeccato sulla destra dal triangolo Della-Billa, prende un palo a tu per tu col portiere. Ci siamo. Nella ripresa effettuiamo qualche cambio volante (con l’unico panchinaro a disposizione), e complice la stanchezza caliamo un po’ di tono. Arriviamo lo stesso al tiro (brix colpisce da fuori il secondo palo della giornata), mentre Ale dietro continua a giganteggiare sull’uomo. Loro però sfruttano nuovamente il tiro da fuori e beffano nuovamente Cina, che nulla può. 3-2. Poco dopo ripartiamo sulla destra i contropiede, Brix prova il tiro in diagonale da lontano, il portiere non trattiene e Sacco insacca (scusate il gioco di parole) a porta sguarnita. E’ il 3-3. Nel finale Brix ha la palla giusta per chiudere i lmatch, calcia bene (di sinistro), ma la palla esce di poco, rasoterra. Gol sbagliato e gol subito. Ennesimo tiro dalla distanza, e Cina (che nulla poteva), mal posizionato, raccoglie la palla dalla rete sul triplice fischio.

Una sconfitta, ma si è iniziato ad intravedere del bel calcio e della grinta, specie contro una formazione più forte sulla carta e messa meglio fisicamente! Un complimento a tutti, in particolar modo alla difesa Ale-Della, che han concesso pochissimo ed hanno aiutato nella costruzione della manovra.

Amichevoli pre-campionato: Beverate B - Nuova Ronchese B

Affrontiamo stasera i ragazzi di Beverate di mister Maggi, in trasferta in quanto il nostro tappeto è in rifacimento e guai calpestarlo. All’ultimo minuto perdiamo Ivan, che sente ad un dolore ad un fianco, dovuto (pare) ad un’infiammazione per i troppi allenamenti svolti (!!!). Forfait di Steve e guanti a mister Sala. Giochiamo con: Sala, difesa “test” Ale marcatore e Brix libero, a metà spazio a Azzi in cabina di regia, Sacco e Michetta sulle fasce, e Billa davanti. Partiamo relativamente bene, non riusciamo ad imporre totalmente il nostro gioco, ma dietro reggiamo bene, e passiamo in vantaggio con un gol di Ale, il primo stagionale, caparbio a crederci su un passaggio filtrante di Billa, e disarciona la palla dalle mani del portiere ed entra in porta con la palla. Pochi minuti dopo Billa si incarica della punizione dal limite e la mette nel “sette”, dichiarando ad Ale “per me è come un rigore”. 2-0. Dietro non rischiamo quasi mai, Ale è arcigno e Brix rimpalla un paio di Tiri. Sala si supera in una parata bassa, unico tiro che ha ricevuto. Nella ripresa spazio a Cina e Fabio, e complice la stanchezza caliamo un po’ di ritmo e il Beverate segna due gol, di cui uno su angolo. 2-2. E’ il solito Billa, su punizione, a riportarci in vantaggio, ma gli ultimi 5 minuti andiamo in bambola. Un malinteso tra Ale e Brix ci costa il 3-3, e nel finale l’attaccante numero 21 salta anticipando Cina e fissando il risultato sul 4-3. La delusione è visibile sugli occhi di tutti, ma siamo consapevoli che c’è da lavorare ed eravamo un po’ “imballati” essendo la prima uscita, ma i primi 40 minuti non sono da buttar via. Domani affronteremo il Beverate A, squadra di Eccellenza che si è rafforzata durante l’estate.

Campagna acquisti 2011-2012: le interviste

Eccoci al consueto spazio interviste per i nuovi innesti. Luciano e Fabio si aggregheranno alla rosa di mister Sala e ci spiegheranno le loro attitudini e i loro obiettivi stagionali.

Iniziamo da Luciano:

1) Come mai hai scelto la Ronchese B? Ho sempre tifato per la Nuova Ronchese B, ed è un piacere tornare a calcare il campo che ha visto i miei primi calci ad un pallone.
2) In che ruolo giochi? Le tue qualità? Gioco a centrocampo, la mia migliore qualità è la grinta, alla Gattuso.
3) Cosa ti senti di promettere alla tifoseria? Quanti gol? Prometto 7 espulsioni, ma anche 10 gol!

Fabio risponde:

1) Come mai hai scelto la Ronchese B? Sento che è la compagnia giusta per potermi divertire.
2) In che ruolo giochi? Le tue qualità? Sono un'ala sinistra, le mie migliori qualità sono la velocità e il dribbling.
3) Cosa ti senti di promettere alla tifoseria? Quanti gol? Prometto spettacolo, e di sfondare il tetto di 10 gol (Michetta, presente all'intervista, non si è voluto sbilanciare su questo punto...)

E si ricomincia...

16/09/2011
Terminata la lunga estate di riposo, che ci ha visti (non) protagonisti al torneo di Verderio e a quello di S.Marcellino, mister Sala raduna le truppe in vista della nuovoa stagione.
Sul suo taccuino prende appunti, rubando segreti dalla preparazione di Ivan Carminati, ora al Manchester City, e propone un primo allenamento di (soli!!!) 10 km...esatto 10000 metri tondi tondi che sfiancano il gruppo, ma solo a livello fisico, perche la voglia è quella dei tempi migliori.
La prima sgambata passa tranquilla (o quasi), e nemmeno tre giorni dopo eccoci nuovamente protagonisti sui 10000. La strada è sempre la stessa: Ronco-Merate-Esprit-Cimitero stretching e ritorno. Il fari questa seconda volta ci segue in bici e fa da "Faro" nei punti più bui, ma si dimentica di portare una bella cassa d'acqua nel cestino.
Il folto gruppo (16 giocatori) è ormai al lavoro da due giorni, e comprende i due nuovi acquisti Azzi e Sacco che verranno intervistati nei prossimi giorni, come da rito...non vi resta che continuare a seguirci...

Nel frattempo siamo venuti a conoscenza che un nostro caro compagno e "nonno" della squadra, Cina, ha ritrovato un fratello che credeva perduto.
Guardate la foto, noterete una strana somiglianza con il noto cantante e showman Adriano Pappalardo.
Grande Davide, con questo pizzetto, siamo tutti con te!!!



Vacanza Romane capitolo secondo - Farina contro tutti

Sembra paradossale, ma per quanto strano possa sembrare, pensandoci bene, il pestaggio di Farina ha origine, non per colpa del Palermo e dei suoi tifosi, bensì per colpa degli odiati cugini, ossia per colpa del Milan. Ebbene si, il preludio di questa storia è da datarsi 8 maggio 2011, giorno memorabile per i rossoneri che conquistano il loro 18 scudetto, e per uno quasi per uno strano caso del destino, il luogo degli eventi è sempre la capitale. Insomma, grande festa fino alle prime luci dell’alba per tutta la Milano rossonera, ma soprattutto per loro, gli eroi che hanno vinto lo scudetto sul campo. Come da copione, il giorno dopo è dedicato al relax totale ai bordi delle piscine dell’hotel Parco dei principi di Roma. Come logica conseguenza, l’imminente semifinale di ritorno di coppa Italia contro il Palermo passa in secondo piano, nonostante Allegri predichi grinta e concentrazione. La sbornia dei festeggiamenti non è ancora stata smaltita due giorni dopo, e infatti i neocampioni d’Italia scendono in campo molli e svogliati, permettendo a Migliaccio e Bovo di regalare così la prima finale dopo 32 anni ai siciliani. Il giorno dopo l’Inter, forte dell’1-0 fuori casa targato Stankovic, pareggia in casa con la Roma (Eto’o e Borriello i marcatori), ottenendo così l’ennesima finale della coppa a loro più cara. La finale sarà quindi Inter-Palermo, e si disputerà a Roma il 29 maggio 2011. Al triplice fischio di Inter-Roma, i 2 neuroni presenti nel cervello di Farina cominciano lentamente a mettersi in moto, percorrendo una traiettoria circolare, dapprima molto lentamente, d’altronde non si può pretendere molto, per poi aumentare la velocità ad ogni giro, sempre più veloce, sempre più veloce, fino a raggiungere la stessa velocità delle auto sul circuito d’Indianapolis, giro dopo giro, fino a quando, inevitabilmente, si compie il misfatto: i due neuroni entrano in collisione tra loro causando un’enorme scintilla che accende la lampadina nel cervello di Farina: “Annalisa!!! Me ne vado a Roma!!!!”, urla nel cuore della notte alzandosi in piedi nel letto. Si, perché ne è passato di tempo ora che i due neuroni entrassero in contatto tra loro …
La mattina seguente il Fari è già attivo, e ancor prima di entrare in ufficio contatta subito il Sala, compagno di mille avventure allo stadio. “Sala, andiamocene a Roma a vedere la finale!”. Non passano 2 minuti e il Sala è già entusiasta dell’idea. Non resta che allargare la compagnia, e la sera stessa, nel parcheggio a fianco della chiesa di Ronco, luogo del ritrovo pre-trasferta della Nuova Ronchese, viene contattato Ale Galbiati, anche lui fedelissimo tifoso interista, il quale però, causa impegni scolastici e l’imminente esame di maturità da preparare, si vede costretto a rinunciare. Tigia, con l’orecchio teso, sente la proposta, e allettato da un viaggetto nella capitale nella quale non era mai stato, coglie la palla al balzo e decide di aggregarsi al gruppo. Ci siamo, il gruppo è formato, e dopo aver purtroppo raccolto la defezione di Cina, non resta che organizzare il viaggio.
L’organizzazione non dovrebbe presentare particolari problemi, visto che il programma prevedeva un weekend lungo di tre giorni, eppure è proprio qui che si sono verificati i maggiori problemi, dando vita a scene al limite del fantozziano. Nel giro di tre giorni c’è stato uno scambio di un centinaio di mail, dapprima per l’acquisto dei biglietti della partita, e poi per la prenotazione dell’albergo.
Capitolo biglietti: Con la prelazione della tessera del tifoso si potevano acquistare fino a quattro biglietti, almeno stando a quanto diceva il sito dell’inter. Convinto di ciò, il buon Fari in pausa pranzo si reca zelante alla ricevitoria in zona Lanza per comprare i preziosi tagliandi, quando ecco l’amara sorpresa: possibilità di acquisto di un solo biglietto. Farina decide così di prendere il suo e di lasciare la copia delle altre carte d’identità alla sciùra della ricevitoria con il suo numero di telefono, con l’accordo di comprarli il giorno dopo in caso di necessità. Il Sala, dichiara via mail che ci avrebbe pensato lui l’indomani prima di andare in ufficio, visto che a fianco della sua banca c’è una comoda ricevitoria abilitata alla vendita. Tutto risolto, o almeno così sembra, dato che il giorno dopo ne capitano di ogni: Sala si reca in ricevitoria, acquista il suo biglietto, e cerca di prendere anche quello per Tigia, ma a quanto pare i biglietti sono nel frattempo esauriti. Panico. Sala lascia la carta d’identità di Tigia al gigante bergamasco della ricevitoria, con la promessa di ritentare durante la mattinata, ma l’acquisto non sà proprio da fare. Il burbero ricevitorista chiama il Sala al cellulare inveendo con un forte accento bergamasco: “Eh, pota!!!Ma il biglietto di Brambilla proprio non riesco a prenderlo, continua a darmi errore, sembra che l’ha già comprato da un’altra parte!!!Potaa, ho la ricevitoria bloccata e c’è qui la coda di gente!!!”. Sala in panico chiama Farina, il quale lo avvisa che la sciùra della ricevitoria aveva comprato lei i biglietti. Clamoroso malinteso, e il Sala si vede costretto a richiamare i gigante bergamasco: Sala:” Eh,guardi, Brambilla ha già comprato il biglietto a Milano …”. Ricevitorista: “Di*Ca**!!!!!. Siete dei Coglioniiii”. Fatto sta che dopo mille peripezie, il Sala ha dovuto mandare il collega a ritirare il suo biglietto per paura di prenderle dal gigante, e il Farina, comodo nel suo ufficio con l’aria condizionata a manetta, ha tranquillamente delegato il suo stagista, soprannominato “lo schiavo”, a ritirare per conto suo il biglietto di Tigia.
Capitolo albergo: Prenotare un pernottamento a Roma non dovrebbe essere un’impresa titanica, eppure … le comiche!!! 2 notti, 3 giorni, da sabato a lunedì, that’s it! E invece, anche qui ci scambiamo 100 e mail prima di raggiungere il risultato sperato. Per la serie “cervelli in fuga”… All’inizio, sbagliando qualcuno stava facendo la prenotazione per tre notti, poi si è scesi addirittura ad una notte, quella di domenica, rimanendo così con l’incognita del sabato! Avviata la prenotazione, sembrava tutto a posto, ma ennesimo colpo di scena, Farina aveva prenotato solo la notte di sabato!!!! Clamoroso! Fortunatamente ci accorgiamo in tempo dell’errore, e riusciamo a rimediare!
Alla fine ci siamo! Si parte! 3 brianzoli nella capitale!
Ma veniamo a quello che tutti si aspettano da questo racconto. Dopo aver trascorso il sabato mattina in viaggio, e dopo esserci persi nel pomeriggio nelle bellezze uniche che la città ha da offrirci (bucatini all’amatriciana compresi, mangiati in un’ottima trattoria consigliata da una cliente del Sala, che non smettiamo mai di ringraziare per gli ottimi suggerimenti), ci svegliamo riposati e pieni di vita la domenica mattina. Colazione, docce, vestiti, e siamo pronti per rituffarci nella visita della città, quand’ecco che accade qualcosa che segnerà l’intera giornata: siamo tutti pronti per uscire, il Fari indossa una T-shirt bianca, semplice, che ricorda mestamente il centenario dell’Inter, le scarpe sono già ai piedi di tutti, lo zaino è pronto, la porta già aperta, quand’ecco che il Sala (soprannominato durante la vacanza come “il padrone del bagno”, dato che praticamente ogni volta che eravamo in camera passava più tempo lì dentro, che nel resto della stanza, tanto che ogni volta che qualcuno aveva bisogno doveva chiedergli il permesso per potervi accedere), si accorge di non essersi lavato i denti. Tra lo sconforto dei compagni per l’ennesima attesa, sentiamo delle voci sotto la finestra, ci affacciamo e vediamo un gruppetto di 4 palermitani tutti di rosa vestiti, con sciarpe legate in testa e bandiere alla mano. Il volto del Fari si adombra, e tutto il suo astio comincia a montare, come il bianco dell’uovo quando lo si sbatte per fare la “rusùmada”. “Bastardi” esclama a gran voce verso i siciliani. “Basta, ho deciso, la metto anch’io la maglia dell’Inter!!!” . Non l’avesse mai fatto!!! Si toglie la maglia bianca, la deposita ben piegata come una sacra reliquia nello zaino di Tigia, e indossa la maglia da gioco nero azzurra. Nel frattempo il Sala ha finito di lavarsi i denti, e ora siamo davvero pronti a partire. Ci dirigiamo a Piazza del popolo, distante solo 5 minuti a piedi dall’albergo, saliamo al Pincio, ci affacciamo al balconcino per ammirare il fantastico panorama, abbassiamo lo sguardo verso la piazza, e con stupore vediamo 3 gruppetti di circa 10 persone con bandiere rosanero, che avvolgono la statua centrale con i vessilli della loro città. Sala dichiara: “Oggi sarà dura, sulla “Gazza” hanno scritto che ci saranno 45 mila palermitani a Roma”. Farina intanto si intrattiene con dei turisti francesi, i quali si informano su che partita ci fosse per esserci così tanta gente in giro con maglie da calcio. Dopo aver ottenuto i favori del pronostico dei francesi, ripartiamo soddisfatti (tigia da buon milanista non tanto), verso Via del Corso. Le maglie del Palermo sono pian piano sempre più numerose, nonostante ciò il Fari cammina tutto ringalluzzito a testa alta per la via principale di Roma. La giornata è tranquilla, e decidiamo di perderci anche per negozi. Entriamo nel Nike Store, con l’intento di comprare dei pantaloncini corti visto il gran caldo, ma subito i due interisti vengono attratti dalla maglia esposta di Pazzini. I commenti dei commessi sono tutti di incoraggiamento: “Aoh, ragà, dai che stasera je fate er culo ai palermitani!”. “Meno male, siete i primi interisti che vedo oggi, sono tutti del Palermo qui!”, esclama un altro commesso con un forte accento romanesco. Quand’ecco che un ragazzo palermitano irrompe nel negozio, e in un linguaggio del tutto incomprensibile farfuglia qualcosa. Tutti, commessi compresi, lo guardiamo a bocca aperta. Incazzato il ragazzo esce dal negozio, stupiti ci guardiamo in faccia, e il commesso esclama in romano: “Ch’ha detto??”. “Boh - risponde il Fari – Manco sanno parlare italiano” esclama col suo solito charme oxfordiano. Proseguiamo per via del Corso, e ci rendiamo conto di essere attorniati sempre più da maglie rosanero. Tigia e il Sala se la ridono, immaginando gli scenari più diversi sul futuro di farina con indosso la maglia dell’Inter. Giungiamo così all’angolo con Via Condotti, la strada sede dell’alta moda romana, ci giriamo verso sinistra per ammirare piazza di Spagna da lontano, quando uno scenario del tutto inatteso si apre davanti ai nostri occhi: la Piazza con tutta la sua scalinata è letteralmente presidiata da migliaia, e non sto esagerando, di palermitani, con fumogeni, bandiere e sciarpe, che intonano cori da stadio. Ci rendiamo conto che siamo gli unici milanesi nei paraggi, 2 interisti e un milanista in incognito, letteralmente circondati da siciliani. Tigia e Sala guardano Farina di nerazzurro vestito, e cominciano a temere il peggio. Farina, invece ha il fuoco negli occhi, esaltato si gira verso i suoi compagni e esclama: “Voglio andare sulla scalinata!”. “Farina, non fare il pirla, sei scemo? Qui ci ammazzano!” rispondono i due. Ma Farina è incontrollabile, e deciso come non mai, parte alla volta della piazza, con lo stesso piglio di un toro quando vede la Muleta rossa sbandierata dal torero. E’ un puntino nerazzurro in un mare rosanero. La gente è stupita, tutti si voltano a guardarlo, alcuni ridono, altri spaventati dicono “Questo è pazzo”. Quand’ecco che si leva un grido: “Interista pezzo di merda!” . Sarà solo il primo di una lunga serie. Ormai ci siamo, siamo letteralmente nella tana del lupo, la gente si accorge di Farina, e ridendo lo sfottono. Sinceramente sono tutti simpatici, e Farina si vede costretto a fare foto con tutti, manco fosse un divo di Hollywood sul Red Carpet alla consegna degli Oscar. Un signore gli si avvicina e gli dice: “Eh, faccimm à foto coa figliola”…E che pezzo di figliola, oserei dire…Questo è materiale che Annalisa non dovrà certo vedere! I cori si sprecano, torce e fumogeni spargono fumo rosa nell’aria, e tutta la piazza salta al grido “Chi non salta interista è!” (Tigia è quello che salta più alto di tutti, ovviamente!). Dopo una decina di minuti, Tigia e Sala fanno un’amara scoperta: Farina è sparito…Eppure non dovrebbe essere difficile da individuare. Lo chiamiamo al cellulare, lui risponde al terzo squillo, e tutto trafelato esclama: “Raga, me ne sono dovuto andare perché stavano per menarmi! Ci troviamo alla Fontana di Trevi”. Sconcertati Sala e Tigia, dapprima se la prendono con calma continuando la vista alla scalinata, ma poi su insistenza del Fari che ci richiama all’ordine, ci dirigiamo verso la fontana. Incazzoso il Fari ci racconta il misfatto, e dopo aver sbollito il pensiero di tutti corre a Cina. “Pensa se c’era qui lui, cosa avrebbe fatto??? Avrebbe di sicuro predicato la carità cristiana!”. Decidiamo di mandargli un messaggio, e vista l’ora, le 11.30, orario di uscita da messa, scommettiamo in quanto tempo la notizia avrebbe fatto il giro di Ronco. Non passano 2 minuti che ci richiama tutto preoccupato. E’ solo un falso allarme Cina, tranquillo! Rispondiamo così, ignari di quello che sarà più tardi il nostro futuro. Nel frattempo è ora di pranzo, e su suggerimento della sorella del Sala, ci rechiamo a Trastevere, dove avremmo dovuto trovare un’ottima osteria a buon prezzo e dall’ottimo cibo. Il pullman ci lascia però sul lato opposto di Trastevere, che più che essere a Roma, sembrava di essere a Bagdad… Dopo un’ora buona di cammino sotto il sole della una allo Zenit, raggiungiamo il tanto agognato ristorante, ma colpo di scena, era chiuso!!! Sconfortati, stanchi della camminata, e con le farfalle nello stomaco, ci rassegniamo a trovare un altro posto, quando, per la seconda volta nel giro di poche ore perdiamo di nuovo Farina. Il titolare del ristorante a fianco, dopo averlo visto con indosso la maglia dell’Inter lo chiama, lo fa entrare nel ristorante, e da dentro si leva un boato assordante. Tigia e Sala si guardano sconcertati e preoccupati in faccia, quand’ecco che il Fari esce letteralmente a testa bassa dall’osteria. Il posto era gestito da palermitani, e dentro era pieno di loro amici giunto dalla Sicilia apposta per vedere la partita. Il Fari raccoglie quel briciolo di onore che gli rimane e decide di entrare nuovamente nel ristorante, accolto da un nuovo boato di scherno. Noi vogliamo mangiare qui, esclama. Prima di sederci al tavolo trascorriamo mezzora a parlare con i palermitani, che si rivelano davvero gente molto simpatica, solare e alla mano, come tutti, o quasi, quelli che abbiamo incontrato durante la giornata. Ma si sa, le mele marce sono ovunque. Come da copione, tutti quelli che entravano erano siciliani, e puntualmente Farina veniva sfottuto, spegnendo sempre più il lumicino della sua autostima. “Bastardi, li odio tutti” sibilava a denti stretti. “Che cazzo vogliono, non hanno mai vinto niente ste merde, e vengo qui a festeggiare ancora prima della partita. Pezzi di merda!”. Ormai è svilito, e il pomeriggio trascorre con gli sfottò nei suoi confronti, come lo è stata l’intera mattinata. Sono ormai le 17, e decidiamo di rientrare in albergo per una doccia rilassante e per prepararci per lo stadio. In metropolitana però, Farina riceve l’ultimo e decisivo colpo che lo svilisce definitivamente. Saliamo sull’ultimo vagone alla fermata Colosseo, il treno parte, Farina seduto comodo sul sedile, entriamo nella stazione successiva, Tigia alza lo sguardo, e vede un muro di persone tutti con la maglia del Palermo che salgono sul nostro vagone. “Interista pezzo di merda”-“Chi non salta catanese è” e “Siamo noi, la Sicilia quella vera siamo noi”, sono i cori più gettonati . Scendiamo per cambiare linea, e qui la scena è davvero comica: Farina a testa bassa con la maglia dell’Inter davanti, e dietro trenta palermitani con le braccia al cielo che cantano “Interista pezzo di merda”. La scena è davvero comica, e anche qui i palermitani, dopo i classici sfottò, gli tendono la mano, che con riluttanza Fari stringe. Uscendo dalla metropolitana e sulla strada dell’albergo Farina è un fiume in piena che deve sfogare tutte le batoste subite durante la giornata. “Pezzi di merda, bastardi, non sapete neanche parlare italiano, che cazzo volete …” e cosi via … L’astio ha contagiato anche il finora mite Sala, che anche lui da buon interista si sfoga. Tigia cerca di minimizzare e placare gli animi, ma poi capisce che non c’è niente da fare, e decide che è meglio lasciarli sfogare. Doccia veloce, cambio d’abito, non per Farina ovviamente, che imperterrito continua ad indossare la maglietta nerazzurra, andiamo in reception dove ci facciamo consigliare da Venditti e il suo magico ciuffo in versione Consiergè, la strada migliore per arrivare all’Olimpico. Metro e tram è la via più breve, ma anche qui i colori predominanti sono quelli rosanero … Il Fari e un romano sono gli unici due su tutto il tram con la maglia dell’inter. Dopo un viaggio stipati come i deportati di Auschwitz giungiamo incolumi ma sudati allo stadio. Sono le ore 19.20, prestino, visto che il fischio d’inizio è programmato per le 21. Tigia, colto dai morsi della fame, e vedendo uno svuncio praticamente vuoto, chiede se si poteva cominciare a mangiare, in modo tale da essere a posto per tutta la serata, visto che comunque era piuttosto presto. Ma il Farina è in trepidazione, è teso per la partita, e non vede l’ora di entrare nello stadio. “Cazzo, cominciamo a entrare, lo mangi dopo il panino!!!”. Agitato e impaziente com’era, probabilmente se si fosse trovato davanti Claudia Schiffer che gliela sbandierava in faccia, l’avrebbe mandata a cagare lo stesso perché gli avrebbe fatto perdere tempo! Troviamo finalmente dall’altra parte dello stadio il nostro cancello d’ingresso, superiamo agilmente i tornelli e le perquisizioni, e ormai siamo dentro, nel parcheggino antistante lo stadio. Tigia vede uno sgabbiotto che vende panini, la coda era di sole 5 persone, e chiede se ormai che eravamo dentro si poteva mangiare questo benedetto panino. “E mangiati sto cazzo di panino”, esclama Farina. Il bastardo del Sala, detentore della cassa comune, intuito il pericolo, da codardo lascia i soldi a Tigia, e dopo avergli sussurrato in un orecchio di prendergli un panino anche per lui, corre al fianco del Fari, come a dire, io non c’entro niente, è lui che ti sta facendo perder tempo! La missione si rivela più lunga del previsto, dato che la tipa, con l’argento vivo addosso, flemmatica come non mai, ci mette letteralmente 25 minuti d’orologio per servire 5 persone. “Aoh, datte ‘na mossa!!”. Cominciano a levarsi delle urla. Tigia, spazientito le urla:”Se eri a S.Siro e lavoravi così ti avevano già ribaltato il baracchino!!!Muoviti!!!”. Nel frattempo il Farina era sempre più nervoso, si era messo il giornalino della partita sottobraccio e aveva cominciato a girare in tondo come un autistico, per poi avvicinarsi a un muro e prenderlo a calci imprecando come un ossesso. “Fari, comincia ad entrare a prendere i posti”, lo invita diplomatico il Sala. Piccolo problema, la curva era già piena, e il nervoso di Farina aumentava a vista d’occhio. Meno male che è riuscito a trovare gli ultimi 2 posti vicini disponibili, e dopo averli occupati, è arrivato pure a minacciare di morte un poveretto che per sbaglio si era seduto su uno di questi. “Sono occupati questi posti, hai capito???”, gli urla il Fari prendendolo per il colletto della maglietta. “Si si, scusa, me ne vado subito”, risponde il malcapitato allontanandosi a gambe levate. Lo scenario che ci si para davanti è comunque spettacolare: lo stadio è colorato per i tre-quarti di rosa, e la curva nord di nerazzurro. L’atmosfera è di festa, con lo speaker dello stadio che fa partire i cori alternativamente prima di una squadra e poi dell’altra. Ci avviciniamo al fischio d’inizio e si parte con l’annuncio delle formazioni: Farina è galvanizzato nel sentire i nomi dei suoi beniamini, e molto più incazzato quando invece annunciano i giocatori siciliani. Ad ogni nome pronunciato all’altoparlante Farina inveisce sfogandosi e rifacendosi dei tanti sfottò subiti durante la giornata: “Buuuuu- Buuuuuuu-Merde!!!!!”, urla a gran voce. La partita ha inizio. Il Palermo è deciso a conquistare il titolo, e tra le due gioca il calcio migliore, senza però incidere veramente. Julio Cesar è infatti impegnato in una sola occasione. Ma è l’Inter a passare in vantaggio col solito Eto’o, che poi trova anche il raddoppio nel secondo tempo. Il Ialermo accorcia le distanze riaprendo la partita con Munoz, ma è il neo entrato (e resuscitato) Diego Milito a chiudere definitivamente il match e a consegnare l’ennesima coppa Italia nella bacheca di via Durini. Farina e Sala sono in visibilio, Tigia è silenzioso e depresso, ma costretto a mascherare il suo stato d’animo, visto che si trova in mezzo ad un’orda di interisti. La cosa più dolorosa per lui è stato vedere “Leonardo uomo di merda” (epiteto stile Achille nell’Iliade), venire sotto la curva nerazzurra ad esultare, ma soprattutto è costretto a farsi fotografare con la sciarpa del biscione al collo…No comment… Dopo aver assistito alla premiazione ci dirigiamo fuori dalla stadio, in mezzo a tutti i compagni nerazzurri. Farina è un turbine, continua a lanciare cori, pro inter e contro il Palermo. Passata la tensione della partita, si rende conto che non ha mangiato nemmeno un boccone, e decide di recarsi ai baracchini dei paninari, nonostante le avvertenze del Sala, che saggiamente avrebbe preferito salire sui pulmann destinati agli interisti diretti alla stazione Termini. Ma il Fari è irremovibile, ha fame, e allo stomaco non si comanda, quindi, che panino sia! Ci dirigiamo nella zona opposta dello stadio, e ben presto guardandoci intorno, ci rendiamo conto di essere gli unici interisti in mezzo a tutti palermitani. Il timore comincia a montare, il Sala saggiamente nasconde la sciarpa nerazzurra sotto la magliette, Tigia non ha nulla da temere visto che era del tutto in borghese, ma il vero problema era Farina che indossava sciarpa e maglietta nerazzurra. Incurante lui continuava a camminare in mezzo ai colori rosanero, ignaro dell’infausto scherzo che il destino gli stava riservando. Uno sparuto gruppetto di picciotti palermitani gli si avvicina a muso duro, e gli sussurrano qualcosa di incomprensibile. Cominciano a strattonarlo e a tirargli la maglietta. In pochissimi istanti la situazione degenera: i picciotti vogliono strappargli la maglia di dosso, il Fari reagisce: “Che cazzo volete, bastardi” urla. Gli spintoni si fanno sempre più insistenti, e si trasformano in veri e propri schiaffoni e calci. Sono ovunque e il povero Fari è circondato da questi pistolini che sbucavano dappertutto. Sembrava la scena di Jurassic Park con il tirannosauro gigante contro i tanti e piccoli velociraptor. Nonostante l’inferiorità numerica il Fari riesce a tenergli testa, ma il mismatch è palese. La cosa peggiore erano le facce di questi picciotti, facce da mafiosi e avanzi di galera. La paura maggiore era rappresentata dal fatto che saltasse fuori qualche coltello. Il Sala decide di intervenire a salvare il malcapitato amico, attuando tutte le tecniche di guerra da strada che la mattina stessa si vantava di avere acquisto in un corso apposito fatto l’anno prima. Ma la scena, da carica di tensione, si trasforma in comica, quando uno dei picciotti voleva entrare anche lui nella rissa e menare Farina. Il problema era che aveva le mani occupate da pizza e birra. Fremente e nell’indecisione sul da farsi, decide di scagliare la pizza, che con una traiettoria a palombella plana esattamente sulla faccia dello sventurato Sala, riempiendogli il viso e gli occhi di sugo di pomodoro… Farina nel frattempo continua a tenere testa ai suoi avversari, continuando a inveirgli contro con insulti pesanti: “Bastardi, pezzi di merda, Africani del cazzo, tornatevene a casa vostra!!!!!!” urla mentre si difende dagli assalti. Tigia, che non si era accorto di nulla, visto che stava camminando più avanti rispetto ai suoi compagni, accortosi della loro assenza si volta, e incredulo si trova davanti l’incredibile scena. Decide di intervenire anche lui, ma più lesto è stato un energumeno palermitano, che riesce a disperdere i suoi conterranei e a placare gli animi. C’è tensione nell’aria, ma il gruppo si disperde, e noi decidiamo di recarci a prendere il nostro tram il più in fretta possibile, visto che continuavamo ad essere circondati da palermitani che ci dicevano di andarcene via. Il fari, nonostante tutto continuava ad inveire contro i siciliani ad alta voce, continuando a urlare “Africani del cazzo!!!”. Ci allontaniamo, ma i siculi sono ovunque, quand’ecco che uno si avvicina al Fari e gli urla: “La bbbrusciamo la maglietta???”, menomale che il Fari non reagisce e questo tizio passa oltre andando dai suoi soci dicendogli: “Eh, ci ho provato a farlo reagire”… Un altro palermitano più avanti, visto il Fari con la maglia dell’inter, con il fuoco negli occhi stava per partire all’attacco, ma è stato fermato in extremis dal suo amico che riesce a calmarlo. Prendere il tram che ci avrebbe riportato all’albergo era un’impresa impossibile, dato che c’erano più di tremila palermitani fermi sulla banchina in attesa. Tigia vista la situazione, decide di parlare a Farina, e riesce a fargli finalmente togliere la maglia dell’inter, prestandogli il suo maglioncino. Menomale, il peggio è così passato, ma la paura e l’adrenalina sono ancora elevati in corpo. In più l’unica soluzione per tornare in albergo era ormai andare a piedi con la cartina dell’Iphone alla mano. Distanza dallo stadio 5km, ed era già mezzanotte… Lentamente ci incamminiamo nella speranza di trovare un taxi, ma non se ne vedeva neanche l’ombra. Man mano che ci allontaniamo dallo stadio l’adrenalina cala, e prende il sopravvento la stanchezza e la fame. Ormai ci ridiamo su e cominciamo a immaginare tutti gli scenari più disparati che sarebbero potuti accadere, il più bello dei quali era se ci fosse stato con noi Cina, quale fosse stata la sua reazione…Di sicuro, come ci ha poi confermato lui stesso il giorno dopo al telefono quando gli abbiamo raccontato l’accaduto, avrebbe predicato la carità cristiana. (Cina: “Sala, figaaa, se c’ero io avrei predicato la carità cristiana!!! E comunque dai, è stata una bella esperienza , che sicuramente ha fatto crescere Farina!!!” testuali parole di Cina dopo aver essere venuto a conoscenza dell’accaduto il giorno dopo. Si, vai a dirlo al Farina però!!!). Alle due di notte finalmente riusciamo ad arrivare nei pressi dell’albergo, e stremati, troviamo anche un bar sito nello uno scantinato di un palazzo ancora aperto. Decidiamo di entrare nella speranza di mettere qualcosa sotto i denti, e ci troviamo davanti una decina di ragazzi e ragazze tutti ubriachi, bariste comprese. Ordiniamo un panino e una birra, dopo aver ascoltato tutte le varianti possibili di panini che la barista ci voleva fare. Ci sediamo finalmente al tavolo, arriva la birra, e dopo un po’ arrivano tre bicchieri di blu curasau…Omaggio della casa…In realtà dopo due minuti torna la barista tutta trafelata e ci dice che non erano per noi, ma è talmente ubriaca che si è sbagliata. Pazienza, ormai ce li beviamo e finalmente arriva anche il panino. Stremato rientriamo in albergo, ormai ridendo e sdrammatizzando sull’accaduto.
Il giorno dopo Farina stanco si reca al lavoro nel suo ufficio di Roma, mentre Sala e Tigia concludono il tour della città. La sera rientro in quel di Ronco, stanchi, ma contenti del bellissimo weekend passato insieme.
Nonostante questi brutti 5 minuti, è stata proprio una bella vacanza, tre bellissimi giorni passati in una bellissima città, ma soprattutto con degli ottimi compagni di viaggio!!!
Alla prossima vacanza (e speriamo senza risse)!!!!!!!

FARINA: Voto 10: Con orgoglio veste la maglia della sua squadra, e non la toglie neanche sotto tortura. La difende con le unghie e con i denti, come se fosse per lui il tesoro più prezioso. Caparbio, nonostante l’inferiorità numerica, tiene ottimamente testa agli avversari, forte della sua stazza. Testardo, non si fa intimorire dai palermitani, che lo sfottono per tutta la giornata. Dopo essere rientrato da Roma, riparte subito con la consorte Annalisa per Barcellona, e visto che il gatto perde il pelo ma non vizio, fonti ufficiali l’hanno avvistato in giro per le Ramblas della città Catalana con indosso la maglietta del Real Madrid, mentre intonava cori in spagnolo a squarciagola anti-Barça: “Muorinho uno de nostros!” e “Guardiola hijco de puta!” e ancora “Puyol maricon!!!”
ORGOGLIOSO
SALA: Voto 10:
Dopo aver passato la domenica mattina antecedente la rissa, tutte le sue teorie sul combattimento corpo a corpo, richiamandole nella mente quasi in modo profetico, alla sera giunge il momento di metterle davvero in pratica. Appena vede l’amico in difficoltà, dopo aver analizzato attentamente la situazione, il numero degli avversari, e rimanendo sempre concentrato sulle mani degli avversari per paura che saltasse fuori qualche coltello, entra in azione attuando in stile Van Damme le sue nozioni di guerriglia da strada. Peccato solo che le sue intenzioni vengono subito bloccate sul nascere da una pizza margherita volante che lo centra in piena faccia. Col sugo negli occhi, riesce in ogni modo a mettere a segno qualche colpo. Per aver salvato il compagno in difficoltà, come ricompensa, chiede al Fari di poter essere il padrino al battesimo dei suoi figli. Ad Annalisa ovviamente l’ardua sentenza!
ALTRUISTA
TIGIA: Voto 10: Prende parte al tafferuglio solo nelle sue ultime battute, non partecipandone tuttavia in maniera attiva. Tiene sottocchio la situazione, facendo da “vedetta” contro eventuali altri attacchi. E’ però determinante nel placare i bollenti spiriti del malcapitato Farina, riportandolo alla ragione, dopo l’ennesimo tentativo di pestaggio sfiorato, costringendolo a togliersi la maglia nerazzurra e a indossare il suo maglioncino.
CALCOLATORE
COMPAGNIA: Voto 10 +: Il voto da l’idea dei bellissimi tre giorni trascorsi insieme a degli ottimi compagni di viaggio!

Turbolenti costretti dalla matematica a vincere, e l’avversario è uno dei più forti. Giocano infatti diversi giocatori che militano nel Verderio a 11. Mister Fabietto incassa le defezioni dell’ultimo minuto di Ivan e Catucci, ma ritrova Billa e Steve nei due ruoli cardine. Partiamo col 2-3-1: giocano Steve, Della, Tigia, Denny, Brix, Ale, Billa. La partenza è a rilento: le due avversarie si studiano. DA un’azione d’angolo “L’angolo” passa in vantaggio con un rimpallo, anche se c’era un fallo sul della…solita sfi**. Cerchiamo di reagire ma loro pressano bene e attaccano meglio, sono bravi. Pochi minuti dopo troviamo un tiro dal limite di Ale che finisce alto. Ma sono loro a raddoppiare in contropiede, col 7 che trafigge Steve dopo una bella galoppata in fascia. 2-0. Fabio inserisce Sacchinho che sfrutta subito una delle poche palle gol concesse: Brix al limite dell’area si aggiusta una palla di tacco volante, ma Sacchinho arriva primo sul pallone e calcia molto angolato al volo: 2-1. Finisce il primo tempo. Dobbiamo vincere e la tensione sale. Loro lasciano lì due gol incredibili, e noi ne approfittiamo: dapprima Billa toglie la ruggine di Rodi con un tuffo plastico di testa e insacca il 2-2. Nel finale l’arbitro Ugo decreta 2 min di recupero. La palla esce all’altezza del calcio d’angolo, e Denny chiede il cambio a Ale per la rimessa, ricordando la classica azione dei nostri tornei di Verderio…e la magia si ripete: palla tesa e Billa svetta in area e ci porta in vantaggio: 3-2. Il recupero è tesissimo. Steve compie una prodezza incredibile che ci tiene nel torneo. Billa ricorre alla sua famosa sceneggiata per sprecar tempo (mi ricordo a 11, in panca tutti si preoccupavano delle sue condizioni e io: “tranquilli, è tutta scena” nonostante le urla…ahaha). Anche il della si prende quei 20 secondi a rimessa, e il fallo sistematico a meta-campo conduce in porto una preziosissima vittoria. Grandi bagai…voglio questo spirito anche in campionato!!!

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Torneo di Verderio 2011 - Turbolenti vs Bar Mazzola

Eccoci al consueto torneo estivo di Verderio. Tutti confermati rispetto allo scorso anno, con le novità di Catucci e Sacchino. Billa è a Malta, e dobbiamo anche rinunciare a Steve. Per questo motivo Tigia si mette a disposizione ed indossa i guanti.
Mister Fabietto vara il 2-3-1: Tigia, Cole-Della, Denny-Brix-Catucci, Ivan.
La partita si mette subito sui binari giusti: palla lunga dalla difesa, Ivan contrasta col difensore e la palla rimbalza sulla tre-quarti. Arriva Brix a rimorchio, e con un destro al volo di collo insacca sul primo palo. Il ritmo non è elevatissimo, ma l'attaccante del Brugarolo, alto e fisico, ci crea qualche grattacapo.
Dopo alcuni minuti il Brugarolo non solo pareggia su azione d'angolo, con colpo di testa ad anticipare la difesa, ma addirittura passa in vantaggio su indecisione tra Cole e Tigia.1-2.
La nostra reazione è immediata, e dapprima Cat, su rimessa tesa di Brix, svetta di testa ma la palla è a lato, ma pochi istanti dopo, lo stesso Cat insacca con un tiro sporco da pochi passi.
Passano alcuni minuti e il Brugarolo trova il doppio vantaggio: da rimessa laterale lunghissima, l'attaccante svetta di testa e la piazza all'incrocio, e pochi istanti dopo il portiere, su rinvio,
coglie impreparato Tigia che si fa sorprendere dal campo secco e dall'altissimo rimbalzo della palla.
Fabio inserisce Sacchinho e poi Michetta per dare vivacità al centrocampo. Della prova una bomba su punizione, ma la palla sibila la traversa. La partita resta su ritmi bassi fino a quando Denny, lanciato dalla difesa, trova il giusto pertugio e conclude, però centralmente. Il nostro forcing aumenta e Michetta ha la palla del 4-3 a cinque minuti dal termine, ma sappiamo che ad Alby i gol facili non piacciono!!! L'arbitro decreta il recupero, ma non basta. Il nostro torneo parte in salita. Appuntamento a venerdì 10, ore 21.00 Verderio Inf.

Amichevole: Beverate A – Nuova Ronchese B

Amichevole primaverile organizzata da Cina, ci vede protagonisti a Beverate. Affrontiamo la squadra “A”, reduce da una positiva salvezza nel girone Eccellenza. Mister Sala è diviso tra un massaggio e Barcellona-Real, e lascia le redini a Fabietto. Fabio ha già in mente di varare il 3-2-1, con Ale e Brix sulle fasce, ma quando ci troviamo al parcheggione facciamo la conta degli infortunati e degli assenti: Ale ha una caviglia gonfissima, ma comunque da grande tifoso si aggrega alla trasferta assieme al sibi, Steve è malato, Sala occupato, DM rinuncia…ma Tigia rispolvera i guanti e si candida alla maglia numero 1 (in realtà 12 DM…). La novità di giornata è Sacco, alla sua prima partita semi-ufficiale dopo i molti allenamenti. La formazione è obbligata dato che siamo in 7. Tigia tra i pali, difesa a 3 composta da Nico centrale, Fabio a destra e Cina a sinistra, centrocampo a 2 brix e michetta, davanti Sacco.

Oggi non faremo una cronaca della partita, ma attraverso i voti snoccioleremo le azioni salienti. Risultato finale 5-6 per noi:

TIGIA 8: In tenuta “DM” risveglia l’istinto assopito dai tempi delle elementari (quando era un portiere) e si piazza con la consueta grinta in porta. Sulle uscite alte non c’è storia, specialmente per l’urlo tarzanesco “MIAAAAAA” che viene udito fino a Calco. Si accartoccia diverse volte e para in scioltezza, ma compie un miracolo stile Abbiati nel derby, dopo una deviazione ravvicinata di brix, ma il colpo di reni è quello dei tempi migliori. PROMOSSO.

NICO 7: Primo tempo in difesa controlla con la sua classe la situazione difensiva, e subiamo infatti solo un gol. Nella ripresa viene spostato in fascia e anche da fluidificante sinistro dimostra personalità, fino a quando le forze lo assistono. Dopodiché, non abbiamo ancora capito il perché, dichiara che le forze lo hanno abbandonato e si piazza in posizione di ala destra per cinque minuti, nei quali rifiata e poi torna in fascia sinistra. SPAESATO.

CINA 7: sarebbe da 7,5 se non sbagliasse qualche appoggio semplice, e non insistesse troppo nel dribbling, ma vince la sfida a distanza con il collega “Lucio”. Nella ripresa passa marcatore, ma è costretto agli straordinari per marcare la punta titolare del Beverate (forte). ORGANIZZATORE.

FABIO 7+: fluidificante a destra, riesce molto bene nella doppia fase di difesa e di appoggio. Con grinta riesce a fermare gli avversari e a trovare i tempi giusti per scalare. SAPIENTE.

BRIX 7: in mezzo al campo sfrutta la superiorità numerica andando su, giù, a destra e a sinistra, non dando riferimenti agli avversari, prendendo palla e fraseggiando corto con michetta, con il quale si intende fin da subito anche se i meccanismi sono ancora da oliare. Nel finale su assist di Sacco incrocia il destro di collo pieno che regala il vantaggio (4-3). GIROVAGO.

MICHETTA 7,5: come brix sfrutta il fatto di non essere marcato a uomo e di non essere assillato da compiti costanti di marcatura, e la sua classe emerge. Ogni tanto si intestardisce in dribbling e ripartenze a testa bassa, ma queste sue caratteristiche ci permettono di ottenere il sesto gol (autogol). Strepitosa la punizione a girare sopra la barriera per il gol del 2-0. Cala nel finale (ma non avendo cambi eravamo tutti molto stanchi), ma non demorde, e fa emergere la dolcezza dei suoi piedi senza buttare palloni. Il campo sintetico esalta la sua classe. VELLUTATO.

SACCO 8+: esordio con tripletta, e già il bicchiere sarebbe mezzo pieno, ma quello che stupisce del nuovo innesto è la forma fisica e la tenacia nel pressing. Parte a 1000 e finisce a 999…Dopo i primi quindici minuti pensavamo che calasse, in quanto non ha il ritmo partita non avendo mai giocato, invece pressa, ruba palloni, fraseggia…e nel secondo tempo idem!!!Mette in difficoltà pure il Lucio beveratese con i suoi guizzi. SCOPERTA.

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Playoff 2011 - A.C. Pannocchie - Nuova Ronchese B

Eccoci alla partita più importante della storia della nostra squadra, un traguardo quasi insperato ad inizio stagione, ma che ci siamo sudati e guadagnati combattendo tutto l'anno, e inanellando una serie record di 11 vittorie consecutive. Mister Sala è teso e dichiara ai microfoni "è la mia partita più importante da Mister". In settimana il mister aveva preparato un rapporto dettagliato sugli avversari, che possiamo vedere in questo pdf (Rapporto di mister Sala, clicca qui)

Vediamo le formazioni:

La partita inizia con una sorpresa: Zela è a destra, e non in mezzo come era stato visionato dai nostri scout e viene preso in prima battuta da Michetta. Mister Cazzaniga rinuncia al bomber principe Sala (più di 30 gol in stagione) per la fisicità in avanti di Fumagalli. Dopo pochi istanti Guz si infortuna alla gamba (sospetto stiramento) e mister Sala sposta Brix su Zela e Michetta a Destra più libero di agire. Punizione di Zela per atterramento di Cina su Fumagalli. Tiro respinto da Brix a centro area, l'azione prosegue sulla destra con un cross errato. Bella ripartenza della Nuova Ronchese: Billa si stacca conquista palla e con una bella finta si guadagna lo spazio per il tiro, che sibila l'incrocio; poco dopo è Della che riesce a sistemarsi la palla in area, ma tira alto, murato da tutta la difesa. A metà ripresa la classica azione "AC Pannocchie". Sala imposta dalla difesa e dà palla a Fumagalli che spizzica per l'inserimento di Pastorelli in fascia, chiuso all'ultimo in angolo da Steve. Pochi istanti dopo gran cambio di gioco di Michetta per Brix che nello stop a seguire è fermato irregolarmente da Sala che interviene a gamba alta. Billa posiziona la sfera con cura e scocca il sinistro che si insacca all'incrocio, ma l'arbitro aveva interrotto per presunte spinte in area. sulla ripetizione della punizione troviamo solo un calcio d'angolo. Sulla battuta ripartenza veloce dei locali, che non trovano però il tempo di concludere. E' un periodo di stallo della partita, ci sono infatti moltissimi errori negli appoggi, e lo spettacolo cala anche per l'estrema attenzione delle due difese che non concedono spazi. Il gioco è spezzettato. Cina atterra Zela al limite, procurando una punizione molto insidiosa, ma che per fortuna la barriera respinge. Mister Sala urla e si sbraccia da bordo campo. Billa guadagna l'ennesima punizione facendo a sportellate con Sala, rude ma attentissimo, ma la conseguente punizione è centrale e facile preda di De Girolamo che controlla in due tempi. Il portiere locale la gioca in fascia e Brix pressa alla grande, ma il rimpallo è sfortunato e ritorna nelle mani dello stesso portiere. Pochi istanti dopo Della è ammonito per fallo da dietro su Zela che era lasciato libero da Brix per la folata offensiva.Una punizione di Della dal centro-destra è ribattuta a centro area. Si procede con azioni insistite ma non troppo organizzate da ambo le parti.Allo scadere del primo tempo gli ospiti provano a costruire un'azione palla a terra partendo dalla difesa, ma sbagliando l'appoggio regalano un fallo laterale sul centro destra. Le pannocchie sono leste a battere e Zela ad accentrarsi, guadagnando quel mezzo metro su Brix, che gli consente di tirare verso la porta, da posizione defilata. Il tiro non è violento, ma assume una traiettoria a palombella che scavalca Steve e si insacca sotto la traversa. 1-0. Guadagniamo una punizione nel cerchio di centrocampo e Della prova il destro, ma la palla termina a lato. Il nostro forcing aumenta e guadagniamo due calci d'angolo, ma la difesa locale ribatte ogni assalto. Zela prova una punizione da meta-campo ma va altissima, e un tiro al volo dalla tre quarti che esce di un metro. Cina è bravo a chiudere in scivolata un contropiede di Zela. Al termine del primo tempo battiamo una punizione a due da meta campo, ma siamo anticipati e chiusi dalla difesa. Si va al riposo sull' 1-0.
La ripresa inizia con una sostituzione: entra Nico per Cina. La prima azione è del Pannocchie, che guadagna una punizione dal limite, ma Zela ci mette solo la potenza e il tiro è sbilenco.La nostra convinzione sale col passare dei minuti, cosi come il nostro baricentro. Partiamo in contropiede con un bel fraseggio Brix, Teo, Della, ma i locali si chiudono a riccio e salvano la porta. Punizione guadagnata da Teo, cross di Della, ma Michetta non ci arriva per questione di centimetri. Siamo vivi. Ancora una breve ripartenza con Brix che serve Teo, ma i locali ricorrono al fallo. Punizione da metacampo e proviamo ancora il tiro, molto a lato. Brix prova un tiro velleitario dalla distanza, ostacolato dal suo marcatore. Palla abbondantemente a lato. Poco dopo costruiamo una bella azione: Brix riceve in posizione centrale e apre a Della che va sul fondo e crossa, ma il tiro è deviato in angolo.Battiamo un paio di angoli, ma il Pannocchie risolve sempre e libera l'area.Mister Sala, al decimo del secondo tempo rischia il tutto per tutto ed inserisce la seconda punta (Ivan) per dare man-forte a Teo, troppo solo davanti, e Ale come stantuffo sulla fascia. Escono Della e Michetta. Il pannocchie sostituisce l'ariete Fumagalli con Sala, bomber da oltre 30 gol in stagione. Teo guadagna una punizione, ma Ivan prende la barriera. Nico sbaglia un appoggio, Zela ne approfitta e serve in profondità per Sala, ma Brix è ben posizionato e salva di testa.I ritmi salgono e anche la tensione. Ale serve Teo che si allarga con un buon movimento e serve Brix che si inserisce centralmente nello spazio, ed è atterrato dal neo entrato Motta. Punizione al limite invitante. Se ne incarica Teo, ma il sinistro finisce fuori di due metri.Contropiede letale della Ronchese con Ale che allunga per Ivan. Teo è tutto solo a centro area, ma il numero 5 Sala è a dir poco miracoloso nella chiusura in angolo. Palla calciata tesa e Tigia fa un ottimo inserimento, ma manca l'impatto per pochissimi centimetri.Zela scappa veloce in fascia ed incrocia il sinistro, e Steve compie una bella parata deviando in angolo.Poco dopo Brix porta palla e vede un ottimo taglio di Ale dietro al capitano Colombo, che si salva all'ultimo con una spaccata.Mancano circa dieci minuti al termine e mister Sala effettua altre due sostituzioni per darci birra: fuori Tigia e Brix, dentro Cole e Nove.Ivan guadagna e calcia una punizioni dalla tre-quarti. La palla è molto angolata, ma De Girolamo fa in tempo ad accasciarsi a terra e braccare la sfera. Effettua un rinvio lunghissimo che pesca Zela in mezzo a Cole e Ale, e con un piccolo tocco riesce a liberarsi dei due e calciare dal limite. Steve devia, ma la palla finisce in rete: 2-0. Proviamo a scuoterci: da rimessa laterale Teo salta, la difesa respinge e Ale, coordinandosi perfettamente calcia al volo, purtroppo il tiro è centrale. I minuti passano. Cole prova ad impostare da dietro, Ivan fa una scorribanda in fascia ma il tiro è deviato in angolo. Pochi istanti dopo Nove prova un'azione personale e Pastorelli lo ferma, e ripartendo palla al piede vede Zela solo in fascia e lo serve alla perfezione. Diagonale e tripletta personale per Zela. Nonostante il gol subito reagiamo, Ale fa una bella azione personale in fascia e serve Ivan, il cui tiro al volo è ben parato dal portiere delle Pannocchie. Ivan prende una posizione da posizione molto defilata, ma il susseguente tiro di Teo è a lato. L'arbitro decreta il recupero e Sala sguizza in fascia, si avvita su se stesso rientrando, e tira un destro a girare all'incrocio. 4-0 e triplice fischio dell'arbitro.

Usciamo sconfitti, ma non con le ossa rotte. Fino a tre quarti di match la partita era aperta. Complimenti a tutti per la grinta e per la grande stagione!
A breve posteremo i video del match.




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Ultima di campionato per gli uomini di mister Sala…e che campionato! Secondo posto, una delle migliori difese di tutta la Brianza, solo 3 partite perse e tutte le altre vinte. I presupposti per preparare al meglio il playoff con il Pannocchie ci sono tutti, dopo il riassunto sul Pannocchie fattoci pervenire da mister Sala, e che lasceremo top secret per qualche settimana. Mister Sala ha ben 14 elementi a sua disposizione, ed è una cosa fondamentale essere tutti motivati, concentrati e vogliosi per il finale di stagione. Ricordavamo proprio che l’anno scorso il Fari, per questa partita, scappò di casa dato che eravamo solo in sei giocatori, con la moglie arrabbiata. Sala conferma il 2-3-1 e chiede ai ragazzi di attuare alcune delle tattiche previste in settimana. Giocano Steve, Cole-Nico, Ale-Della-Michetta, Teo. La prima cosa che salta all’occhio è la grinta dell’Olgiate, molto voglioso nonostante la partita di fine stagione. Ne esce quindi un inizio spumeggiante, ma la nostra difesa Nico-Cole non si fa sorprendere. La prima vera occasione è sui piedi del Della, che si invola solo verso la porta avversaria, e solo una gufata dalla panca (“1-0, il Della non sbaglia questi gol”) gli evita di segnare. Il portiere infatti para a terra. Qualche minuto più tardi è Michetta a farsi trovare al posto giusto al momento giusto: Della fa un lancio di 40 metri (sua specialità in questo campo, vedi partita con l’Oratorio Olgiate), il portiere esce a vuoto e Michetta deposita a porta vuota: questa volta rimane freddo, e l’”uomo dei gol impossibili” questa volta non si fa intimorire dal gol facile. L’Olgiate alza il ritmo, tira, ma non impensierisce Steve. Teo in area fa un ottimo sombrero al difensore, ma è troppo vicino al portiere che devia in angolo. Ale si accentra e tira molto bene, ma la palla sibila il palo. Alla fine del primo tempo Sala dà una chance a tutti, e fa scaldare tutti e 6 gli elementi della panchina: entrano tutti (Fabio,Cina,Brix,Nove,Ivan) tranne Tigia, che non si sente bene. Rasta solo Teo davanti. Il ritmo elevatissimo dell’Olgiate ci mette alle corde. I Locali dapprima pareggiano, e poco dopo trovano addirittura il 2-1, con Ivan che non segue il suo uomo e da fermo col le braccia alzate è come se dicesse “scusate, non l’ho seguito”, anche se la palla era ancora in gioco!!! Nel frattempo a bordo campo un nugolo di ultras giunti da Ronco incitano la squadra, che prende le misure ed esce dal guscio. Dapprima Brix salta il suo marcatore e tira al volo, ma la palla sorvola la traversa. Poco dopo realizziamo un’ottima azione con Nove-Ivan, che scucchiaia per il taglio dello stesso Nove, il quale alza lo sguardo e deposita nell’angolino per il 2-2. L’Olgiate reagisce: su lancio lungo Cina non ci arriva di testa e l’attaccante non è reattivo e da due passi sbaglia. Per l’Olgiate entra Gianni per la classica sfida con Fabietto, che  gli mette la museruola non concedendogli mai il tiro. Per noi esce Teo ed entra Tigia, Ivan passa davanti. Poco dopo è Brix a trovare due tiri in pochi istanti. Il primo è molto angolato ma il portiere è agilissimo a deviare il angolo. Il secondo è un tiro di sinistro troppo frettoloso e centrale, su gran palla di Ivan. Poco dopo è Brix a servire Tigia che scocca il destro, ma come in precedenza il portiere locale è miracoloso. La nostra pressione esalta gli ultrà accorsi, che incitano con cori, e noi gasatissimi siamo sugli scudi. Nove, oggi attivissimo, prende palla a metà, avanza e scocca il destro. Solo il palo gli nega la doppietta personale. Nel finale il difensore Olgiatese dà un’ancata a Ivan, punizione dal limite. Tigia tira due volte (beccando entrambe le volte gli avversari), ma l’arbitro fa ripetere perché avrebbe dovuto fischiare. Ne esce un battibecco. Ma pochi istanti più tardi è Ivan a risolvere il tutto. Come settimana scorsa calcia la punizione sul primo palo e beffa tutti. 2-3. Il pubblico lo acclama "pruzzo gol, pruzzo gol, pruzzo gol, “ Assalto finale dell’Olgiate ma reggiamo.

Ecco i numeri di questa grande stagione: 51 punti, 17 vittorie, 3 sconfitte, 93 gol fatti, 44 subiti. Complimenti a tutti! Ora tutti concentrati per le finali, sarà importante dare tutti il proprio contributo, anche chi partirà dalla panchina, come dimostrato oggi…e come dice Cina “dobbiamo essere un gruppo”.

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