Dopo le fitte nevicate, e grazie ad un bel sole, a Ivan, Cole e Luca (prima vera fatica negli ultimi 32 anni per lui), si torna a giocare.



Affrontiamo oggi il Rugen Paderno, penultimo in classifica ma mai domo. A noi servono punti per invertire una spirale negativa in cui siamo entrati. Sala conferma il 3-2-1 e visti i pochi allenamenti propone subito dei cambi volanti al quindicesimo minuto. Partono Fuma, Cholo, Nico, Denny, Brix, Lucio e Teo. La partita parte a ritmi bassissimi tanto che il cole dirà "sembrava l'ultima di campionato ad entrambe le squadre salve". Le occasioni sono pochissime fino al quindicesimo minuto, quando Denny, ben pescato da luci in area, viene atterrato. Rigore, ma Billa tira piano e il portiere non si fa spiazzare. Poco dopo ancora denny è pescato in area a tu per tu col portiere, ma cincischia e anichè tirare subito o offrire palla a Brix libero, attende troppo e il 20 spazza. La palla giunge a fuma che la offre al Nico, finora impeccabile, che nel tentativo di giocarla la perde e per recuperare la prende di mano in area. Rigore netto, che Balza trasforma, nonostante il tocco di Fuma. Girandola di cambi. Dentro Ivan e Mapo, ma la sostanza non cambia: non abbiamo ritmo. Nella ripresa Billa ha un sussulto e guadagna una buona punizione, che insacca con un sinistro al fulmicotone sotto la traversa. 1-1 importante ma che non ci dà la scossa. Anzi stiamo col baricentro basso e per 10 minuti siamo chiusi in area. Una scivolata di brix chiude il tiro a botta sicura del 7, e la traversa ci salva sul 6. Nel finale punizione dal limite per fallo del Mapo, ma il 20 tira alle stelle. Entrano Ale e Tigia per Cholo e Nico. Nel finale neanche troppo convulso, il Rugen guadagna un fallo a metacampo e prova con Balza. Il tiro non è dei più irresistibili ma rimbalza davanti a Fuma, che devia sulla traversa, la palla torna in campo e il 6 è il più veloce di tutti ad insaccare di testa. 1-2. L'arbitro decreta due min di recupero ma non accade nulla. A detta di tutti la peggiore prestazione degli ultimi due anni. Non ci sono più alibi, ognuno guardi alla sua prestazione e non agli altri o al modulo. Solo così e con più compattezza ne usciremo!


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